Televoto, multa alla Rai. Viale Mazzini corre ai ripari
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fonte:
- L`Eco di Bergamo
Stop al televoto. A chiederlo è il Codacons, a tutela del Festival e degli utenti. Se in passato l’ associazione in difesa dei consumatori, s’ era spinta a chiedere la sospensione del Festival a causa di presunte irregolarità legate al regolamento, quest’ anno pretende il blocco del voto da casa. E proprio ieri il garante per l’ Antitrust ha comminato alla Rai una sanzione di 50 mila euro. «L’ obbligo in capo alla Rai di informare già da stasera (ieri sera, ndr) i telespettatori circa il rischio di abusi nel meccanismo di voto – afferma in una nota il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – equivale ad ammettere con certezza le tante lacune del televoto denunciate negli ultimi anni dal Codacons e la possibilità di illeciti a danno dei telespettatori, che in buona fede spendono soldi da casa. Se la Rai non bloccherà il televoto già da questa edizione del Festival, o non adotterà entro oggi misure tecniche per impedire l’ accesso dei call center, si apriranno scenari inquietanti: potrà essere infatti chiesta la nullità della classifica finale della kermesse canora, invalidando anche la vittoria della prima canzone classificata, e potrebbero addirittura esserci pesanti ripercussioni sulle scommesse legate alla classifica del Festival di Sanremo». La Rai ha deciso di impugnare la decisione dell’ Antitrust al Tar e replica dicendo che non ci sono prove della adulterazione del televoto. «C’ è sempre il rischio che il voto dal telefono fisso possa essere sfruttato da tecnologia illecita. Ne prendiamo atto, con l’ avvertimento che, nel caso in cui venisse scoperta, questa alterazione del voto potrebbe comportare la squalifica del cantante favorito. La tecnologia dei farabutti, infatti, è più avanti delle forme di controllo che si possono mettere in atto», spiega il direttore di Raiuno, Mauro Mazza. Il danno che un blocco del televoto comporterebbe a Viale Mazzini è ingente visto che lo scorso anno il Festival di Sanremo ha totalizzato 878.848 voti da telefonia fissa e 1.536.000 da telefonia mobile, 641.907 dei quali solo nella serata finale. E che la metà degli 0,75 euro a voto è andata all’ operatore, il 9% alla rete (Rai), il 10% al proprietario del format (Rai), il 13% al produttore dello show (Rai) e il 18% all’ agenzia del televoto (Rai). Il Codacons tiene duro e annuncia una class action in favore dei telespettatori che hanno televotato le canzoni dello scorso anno. «Chiunque abbia speso soldi nel televoto di Sanremo 2010 può chiedere la restituzione di quanto pagato. E’ sufficiente reperire i tabulati telefonici relativi al periodo considerato (febbraio 2010) per comprovare la spesa in televoti». Secondo il Codacons la stessa richiesta potrà essere avanzata da parte di coloro che voteranno gli artisti in gara nel Festival 2011.Paride Sannelli
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