Il Festival della canzone è diventato il Festival della tv
-
fonte:
- Corriere della Sera
SANREMO – Il Festival della canzone è diventato il Festival della tv, quindi del televoto. La terna che si è giocata la vittoria finale sabato notte è tutta figlia dei palinsesti della telepatria: Valerio Scanu (19 anni) è un prodotto degli «Amici» di Maria De Filippi, Pupo e il principe vanno in onda su Raiuno con «I raccomandati», Marco Mengoni (21 anni) è stato lanciato da «X Factor». E il pubblico dei televotanti si è diviso, l’ elezione è stata appesa a un filo perché lo scarto tra i tre è stato minimo. Dati ufficiali non ci sono, ma Scanu avrebbe battuto il triumvirato nazional monarchico di circa 20 mila voti, con una percentuale intorno al 35 per cento, un vantaggio di due punti percentuali sui secondi classificati. Proprio il meccanismo finale, quello del televoto, fa discutere. Il direttore artistico del Festival Gianmarco Mazzi ha le idee chiare: «Sono molto contrario al televoto, in apparenza è il sistema più popolare. Sembra democratico, ma in realtà non lo è perché favorisce certe zone d’ Italia: se un artista è nato a Roma o a Milano non ha lo stesso traino di un cantante di provincia, il campanilismo ha il suo peso». Il direttore di Raiuno Mauro Mazza non la pensa così: «Sul sistema del voto ragioneremo anche se siamo convinti che parte della grande partecipazione del pubblico sia dovuta anche all’ interazione diretta costituita dal televoto. Il Festival è tornato a piacere a tanta gente». Sulla regolarità della gara il capostruttura di Raiuno Antonio Azzalini assicura che «il sistema non è andato in tilt, ha funzionato sempre, sono invece cambiati i flussi. Con il variare dell’ orario la platea diminuisce e i flussi mutano anch’ essi. Il sistema non permette alte concentrazioni di flussi di voto, se accade interviene e le esclude. E poi per ogni sessione si poteva televotare al massimo cinque volte». Ma il Codacons dissente e chiede che vengano sospesi i risultati finali «per verificare le utenze di provenienza ed escludere che si tratti di utenze collegate ad agenzie specializzate, che è noto svolgano questo mercato» (un chiaro riferimento ai call center, ndr). Anche Pippo Baudo, mister Sanremo (13 conduzioni), parla di meccanismo da rivedere: «Ormai i big non vengono più in gara a Sanremo, data la benevolenza verso i talent show: questo è un problema da porsi in futuro». Festival di grandi ascolti (grazie anche alla radura nel palinsesto: a parte Sanremo non c’ era nulla davedere): la serata di sabato è stata vista da 12 milioni 462 mila telespettatori, con il 53,21% di share. Un punto in meno dell’ edizione targata Bonolis che, l’ anno scorso, nella finale aveva avuto la media del 54,24%. Il picco di telespettatori (15.195.000) è arrivato alle 22.13 con la Cuccarini «topolona», parola di Antonella, mentre il picco di share (77,34%) si è registrato a mezzanotte e 48 quando sul palco è salito il vincitore Valerio Scanu. L’ Antonella nazionale non può che essere felice: «Sabato sera mi sono divertita moltissimo. Non ero d’ accordo sul giudizio del televoto, ma ho visto, come non vedevo da tempo, la divisione dell’ Ariston tra chi tifava per un cantante piuttosto che l’ altro. C’ è stata anche la rivolta degli orchestrali, è stato un bel momento di show. Il Festival è andato al di là delle più rosee aspettative». Finalmente può rompere il protocollo di conduttrice imparziale: «Mi sarebbe piaciuto molto se questo Festival lo avesse vinto una donna. Me ne sono piaciute molte, Noemi moltissimo e Malika, la trovo molto brava, ma aveva una canzone troppo "alta", sentivo che non avrebbe vinto». Quote rosa, ma non troppo perché «se avessi dovuto scegliere una canzone avrei scelto Simone Cristicchi». Si parla già del Festival 2011. Antonella Clerici giura: «L’ unica certezza è che io non ci sarò il prossimo anno». Anche Mazzi dice di non volerne sapere: «Non credo di avere la forza per fare un altro Sanremo. Andrò a cena con il direttore di Raiuno, Mauro Mazza, ma penso che resterò di questa opinione». Mazza sa e non sa: «Finora non ci ho pensato. Il conduttore però deve essere un volto Clerici: niente bis 2011 Antonella Clerici festeggia i buoni ascolti e giura: «L’ unica certezza è che io non ci sarò il prossimo anno» della Rai». Il primo nome della lista qualche tempo fa era quello dell’ abbronzatissimo Carlo Conti, ma c’ è anche una voce (clamorosa) che dice: Maria De Filippi. Sarebbe il massimo, in pratica «Amici» di Sanremo. Intanto Pippo Baudo a «Domenica in» ha spiegato perché ha rinunciato a salire sul palco del Festival: «Il direttore generale Masi avrebbe voluto premiarmi in palcoscenico come anziano conduttore. Ho rifiutato perché mi sembrava un’ invasione di campo sgradevolissima. E poi la cosa poteva assumere un carattere un po’ necrofilo». Nei corridoi Rai raccontano, invece, che la presenza di Costanzo a mister Sanremo non sarebbe piaciuta affatto.
-
Sezioni:
- Rassegna Stampa
-
Aree Tematiche:
- OSSERVATORIO TV
- TELEFONIA
-
Tags: amici, antonella clerici, antonio azzalini, call center, canzone, Festival, gianmarco mazzi, i raccomandati, lorella cuccarini, malika jane, marco mengoni, maria de filippi, mauro mazza, Noemi, Paolo Bonolis, pippo baudo, principe, pubblico, pupo, rai uno, sanremo, show, simone cristicchi, talent show, telespettatori, televotanti, televoto, valerio scanu, voto, x factor