19 Marzo 2021

WhatsApp, Instagram e Messenger non funzionano in tutto il mondo

 

Bruno Ruffilli Diverse piattaforme di Facebook, tra cui WhatsApp, Messenger e Instagram sono inattive o funzionano male, secondo il sito Downdetector, che segnala le interruzioni raccogliendo dati da una serie di fonti, in primis gli errori segnalati dagli utenti. Sono centinaia le segnalazioni anche su Twitter, dove gli hashtag #instagramdown e #whatsappdown sono immediatamente balzati in cima ai trending topics.

In particolare, Whatsapp restituisce all’infinito l’errore “Connessione..” quando si tenta di accedere a una conversazione o alla lista delle chat, mentre su Instagram non è possibile caricare immagini e il newsfeed segnala un errore generico. Le prime segnalazioni di disservizi sono state registrate sul sito Downdetector alle 18. Normalmente questi problemi durano poche ore, e si verificano in coincidenza di aggiornamenti o cambiamenti al software delle piattaforme. Che sono formalmente separate, ma da un punto di vista tecnico sono invece basate sulle stesse tecnologie, e per questo non stupisce che stiano tutte contemporaneamente sperimentando dei disservizi. Al momento in cui scriviamo l’azienda di Menlo Park non ha ancora commentato ufficialmente la situazione.

“In un momento in cui milioni di italiani sono costretti a lavorare in smartworking, disservizi come quello odierno causano pesanti disagi e rallentano l’attività dei cittadini, impendendo di inviare messaggi anche importanti”, denuncia prontamente il Codacons. “È soprattutto il down di Whatsapp a scatenare le ire degli utenti e a creare i maggiori problemi” aggiunge l’associazione dei consumatori. “Non è la prima volta che in Italia si registrano simili black out, che in questo periodo di emergenza sanitaria e di smartworking forzato appaiono ancora più gravi” prosegue l’associazione. “Per questo chiediamo a Facebook, proprietaria di WhatsApp e Instagram, di risarcire in modo automatico tutti gli utenti italiani coinvolti nel disservizio odierno, studiando assieme al Codacons le forme di indennizzo più adeguate” aggiunge ancora l’associazione.

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