21 Luglio 2005

Umts, tutti assolti i vertici di Blu

Umts, tutti assolti i vertici di Blu

Infondata l?accusa di turbativa d?asta: «Il fatto non sussiste»





ROMA – Ci sono voluti più di quattro anni, ma alla fine per i 21 tra soci e consiglieri d?amministrazione di Blu, l?assoluzione è arrivata con la formula più ampia. Il giudice del tribunale di Roma, Maddalena Cipriani, ha assolto tutti perchè «il fatto non sussiste». Il reato di turbativa d`asta era stato ipotizzato dalla procura di Roma in riferimento alla gara dell`ottobre 2000 per l`assegnazione delle licenze per la telefonia mobile di terza generazione (Umts). Il consorzio Blu si ritirò dalla gara (5 licenze per sei concorrenti), determinando così la chiusura della fase delle offerte al rialzo, e l`assegnazione delle licenze a Tim, Vodafone, Wind, ed ai nuovi entranti sul mercato H3G e Ipse (che poi non ha mai avviato l`attività operativa). Da qui l`ipotesi di turbativa d`asta.
Tra i personaggi coinvolti e tutti assolti nomi di primissimo piano che rivestivano incarichi di vertice in Blu: Giancarlo Elia Valori (presidente), Enrico Casini (amministratore delegato), i membri del Cda Francesco Gaetano Caltagirone, Enzo Concina (Bnl), Vito Gamberale (Autostrade), Gianni Mion (Ed. Holding), Salvatore Pino (Italgas), Agostino Spoglianti (Autostrade), Ferdinand Willeit (Autostrade), William Bruce Hicks (Distacom e Unipessoal), i rappresentanti dei soci che avevano avuto parte all`assemblea di Blu del 19 ottobre 2000: Roberto Cera (Sitech e Ed. Holding), Bob Warner (British Telecom), Pasquale Cannatelli (Mediaset Investment), Giovanni Calabretta (Bnl), Fabio Gera (Palatinus), Sergio Primus (Italgas), Alberto Meomartini (Italgas), Luigi Abete (Bnl), Davide Croff (Bnl), Gilberto Benetton (Ed. Holding) e Angelo Milanello (Sitech). I Pm Salvatore Vitello e Rodolfo Sabelli avevano invece chiesto la condanna a un anno di reclusione e un anno di interdizione dai pubblici uffici per 19 degli imputati, e l`assoluzione per Abete e Benetton. Nel processo erano state ammesse come parti civili il Codacons, Cittadinanza Attiva e Verdi-Legambiente.
Grande soddisfazione è stata espressa dai difensori. Commenta la professoressa Paola Severino (legale di Caltagirone, Valori, Gera e Croff): «Speriamo che questa sentenza metta la parola fine ad una vicenda sulla quale si sono pronunciati con assoluta chiarezza sia i magistrati amministrativi che la giustizia penale. È emersa l?assoluta correttezza della partecipazione di Blu, dei suoi soci e dei suoi organi di vertice alla gara per l?assegnazione dell?Umts. È stata una gara regolare che ha consentito allo Stato di incassare una somma di 27.000 miliardi di vecchie lire, oltre ogni più rosea aspettativa e con risultati decisamente migliori di quelli ottenuti in altri Paesi. Rimane solo l?amarezza di quattro anni trascorsi per dimostrare l?infondatezza dell?accusa che già i documenti acquisiti all?epoca rendevano evidente». Per l`avvocato Marcello Melandri, legale di Gera (gruppo Caltagirone): «Il processo è stato incentrato su questioni estremamente interessanti sotto l`aspetto giuridico ma rimane il fatto che agli imputati non erano assolutamente attribuibili fattispecie penalmente rilevanti». Molto soddisfatta Giulia Bongiorno, avvocato di Enrico Casini (ex Amministratore delegato di Blu) ricorda che: «La decisione del giudice Cipriani costituisce il terzo pronunciamento, dopo quello del Tar del Lazio e del Consiglio di Stato, di correttezza dell`operato del consorzio Blu». Infine Vittorio Virga e Rossana Lania, legali di Cannatelli (Mediaset): «La sentenza di assoluzione è la logica conclusione di un processo che doveva finire in fase di indagine preliminare. Auspichiamo che alla procura non venga in mente di impugnare la decisione di oggi e che questa si possa chiudere definitivamente».





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