Tracollo dei consumi (-3″) Italiani totalmente al VERDE
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fonte:
- La Padania
Non ci sono più soldi, la gente non spende più e, dato davvero preoccupante, le famiglie hanno tagliato drasticamente la spesa sugli alimentari. Mangiare meno, dunque, per affrontare il gravissimo periodo di crisi che il Paese sta attraversando sembra essere per molti italiani l’ unica soluzione per arrivare a fine mese. Una situazione, ovviamente, del tutto inaccettabile per un’ Italia che voglia essere ancora protagonista sullo scenario internazionale dei Paesi che contano. E, invece, la fotografia scattata dal centro studio di Confcommercio, è impietosa: i consumi crollano ai livelli del 2000 e la fine del tunnel è ancora lontana. Per la precisione, a marzo, l’ indicatore dell’ associazione commercianti registra una diminuzione degli acquisti da parte delle famiglie italiane del 3,4% in termini tendenziali e una dello Centro di preparazione fondato nel 1909 Leader nazionale nella preparazione ai concorsi pubblici organizza 0,1% rispetto a febbraio. Nel primo trimestre dell’ anno, quindi, la Confcommercio ha rilevato una flessione del 4,2% rispetto allo stesso livello del 2012. La tendenza per per l’ anno in corso riflette un calo della domanda del 2,2% per quanto riguarda i servizi e una flessione del 3,9% per quanto riguarda l’ acquisto di beni. Rimangono fuori dagli indici di crisi le sole “comunicazioni”, per le quali le proiezioni fotografano una tendenza del +3,1% rispetto all’ anno precedente. Internet, telefoni cellulari, tablet e servizi web in ge gli unici settori a tenere e a incrementare i tassi di acquisto. Beni e servizi per i quali, fino a un paio di decenni fa, era impensabile le famiglie spendessero così tanto. E la con La percentuale di acquisti di beni e servizi è tornata ai livelli del 2000 e la fine del tunnel, secondo i commercianti, è ancora lontana trazione di altri consumi, compresi gli alimentari, è probabile dipenda proprio (e purtroppo) dalla maggiore spesa impiegata dalle famiglie italiane per il “superfluo”. Più specificamente, inoltre, riduzioni dei consumi particolarmente significative hanno interessato anche i beni e servizi ricreativi (-5,6%), come detto gli alimentari, le bevande ed i tabacchi (-3,0%), gli alberghi (-2,8%) e i beni e servizi per la casa (-2,7%). Preoccupato il commento del Codacons, l’ associazione dei consumatori, secondo cui «il dato più rap MIN. ISTRUZIONE: orali concorso a cattedre BANCA D’ ITALIA: 76 coadiutori CORPO FORESTALE: 400 viceispettori GUARDIA DI FINANZA: 297 marescialli MINISTERO ESTERI: 35 Segretari di legazione (scadenza 27 maggio) POLIZIA DI STATO: 964 agenti (scadenza 26 aprile) POLIZIA DI STATO: 1000 viceispettori (concorso interno in uscita) presentativo di questa crisi è l’ ennesimo crollo degli acquisti degli alimentari, voce che comprende più di ogni altra i beni di prima necessità e che in quantità, su base tendenziale, registra a marzo un meno 3%. Dato che va ad aggiungersi alle diminuzioni precedenti, che durano ormai ininterrottamente dal 2007». Un monito a dare al più presto una svolta alla situazione di emergenza giunge anche dal presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi per il quale «in questo momento la priorità è il lavoro» ed è «assolutamente più importante intervenire sulla tassazione del lavoro che su quella della casa». «Defiscalizzazione e flessibilità contrattata per le aziende che assumono» è invece la ricetta proposta dall’ Adiconsum. «Se aziende così incentivateha osservato Pietro Giordano, segretario generale Adiconsum – assumessero almeno un dipendente a una media di 1.000 euro netti al mese, si immetterebbero risorse nel sistema Paese a favore dei consumi, della produzione e dei risparmi pari a 19 miliardi e mezzo e si abbatterebbe l’ alto tasso di disoccupazione esistente soprattutto fra i giovani e le donne».
di andrea ballarin
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