TLC: INCREDIBILE! IL PRESIDENTE DEL CODACONS SUBISCE UN TENTATIVO DI TRUFFA CON UN NUMERO VODAFONE MA VODAFONE RIFIUTA DI FORNIRGLI I DATI DEL TRUFFATORE!!
CODACONS CHIEDE ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI VALUTARE IL COMPORTAMENTO DELLA SOCIETÀ TELEFONICA, IL TRUFFATORE POTREBBE COMMETTERE ALTRI REATI
PARTE OGGI UNA RICHIESTA A VODAFONE IN BASE ALL’ ART 391 BIS CPP PER COSTRINGERE LA SOCIETÀ A DENUNCIARE IL TRUFFATORE
Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, subisce un tentativo di truffa telefonica attraverso un numero che sembrerebbe appartenere a Vodafone, ma l’azienda rifiuta di fornirgli i dati del truffatore. La vicenda viene resa nota dall’associazione, che denuncia come ieri, attraverso il servizio di messaggistica Whastapp, Rienzi abbia ricevuto un messaggio da parte del numero telefonico 3481960453 attraverso il quale il cyber-truffatore si fingeva un parente che aveva cambiato numero, affermando di essere in difficoltà e di aver bisogno di un bonifico urgente, fornendo anche l’Iban dove effettuare l’accredito dei soldi.
Contattata Vodafone, la società ha rifiutato di fornire i dati circa l’intestatario dell’utenza da cui è partito il tentativo di truffa.
Il Codacons ha dunque chiesto alla Procura della Repubblica di Roma di valutare il comportamento dell’operatore telefonico, che non intervenendo per bloccare il numero potrebbe consentire al truffatore di realizzare altri illeciti a danno di altri utenti. L’associazione inoltre, sulla base dell’art. 391 bis del codice di procedura penale, chiede di costringere Vodafone a denunciare l’intestatario dell’utenza da cui è partito il messaggio truffaldino.
Il Codacons infine mette in guardia i consumatori: se un figlio o parente manda un messaggio affermando di avere cambiato numero di telefono e chiedendo soldi, potrebbe essere una truffa.
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