25 Febbraio 2009

TLC: DA AGCOM 2,8 MLN SANZIONI, MULTATI 5 OPERATORI/ANSA

 
 
TELECOM-OPITEL-BT ITALIA-EUTELIA E VODAFONE CHE ANNUNCIA RICORSO

 
                     (ANSA) – ROMA, 24 FEB – Portabilità del numero ostacolata,
utilizzo dei dati dei clienti in modo improprio, attivazione di
servizi mai richiesti, mancato raggiungimento degli obiettivi di
qualità promessi. E’ lunga la lista di mancanze che l’Autorità
per le garanzie nelle Comunicazioni ha individuato nell’
attività di cinque operatori di tlc. E così sono scattate le
sanzioni, per un totale di 2,8 milioni di euro, nei confronti di
Vodafone, Telecom Italia, Opitel (società di riferimento di
Tele 2 Italia), Bt Italia ed Eutelia.
   Le compagnie telefoniche più colpite, e non stupisce viste
le dimensioni, sono Vodafone e Telecom Italia. La prima – che ha
preannunciato ricorso al Tar contro la multa
"straordinariamente sproporzionata" – ha ricevuto un’ammenda
totale di 1,68 milioni di euro per violazione delle norme
relative alla portabilità del numero (vale a dire la
possibilità di cambiare gestore mantenendo il proprio numero di
cellulare): in particolare l’operatore è stato sanzionato per
1,44 milioni di euro per aver "illegittimamente ostacolato" le
richieste di trasferimento di utenti verso operatori concorrenti
e per 240mila euro per aver "utilizzato in modo improprio" i
dati dei clienti che avevano chiesto la portabilità del numero
verso un altro operatore.
   La sanzione prevista per Telecom Italia è pari a 536mila
euro totali: anche in questo caso si tratta di 240mila euro per
aver utilizzato in modo improprio i dati dei clienti che avevano
chiesto la portabilità del numero verso un altro operatore. Ma
ci sono anche multe per 180mila euro per aver addebitato servizi
a sovrapprezzo non richiesti e 116mila euro per il mancato
raggiungimento degli obiettivi di qualità stabiliti per il
2007, sia per quanto riguarda il tasso di malfunzionamento delle
linee di accesso (più alto del dovuto), sia per i tempi di
riparazione dei guasti (superiori a quelli previsti).
   Le altre tre società coinvolte vengono ‘punite’ con multe di
minore entità. Opitel (che fa capo a Vodafone Italia) dovrà
pagare 348mila euro per aver attivato servizi non richiesti: la
compagnia telefonica, in questo caso, ha tentato di evitare la
multa presentando degli impegni, che tuttavia non sono stati
accettati perché "la proposta non conteneva alcuna modifica
migliorativa rispetto agli obblighi già imposti dalla normativa
di settore a tutti i gestori". Bt Italia ed Eutelia, infine,
secondo l’Autorità hanno violato la normativa sui servizi a
sovrapprezzo, e per questo hanno ricevuto sanzioni per 120mila
euro ciascuna.
   I procedimenti, che fanno riferimento a diversi episodi
contestati alle compagnie telefoniche a partire dalla scorsa
estate, sono stati conclusi nel corso degli ultimi mesi. Nella
relazione al Parlamento dello scorso luglio, del resto, il
presidente Corrado Calabrò aveva già definito il rapporto tra
imprese e utenti in questo settore "insoddisfacente", parlando
di 60mila segnalazioni arrivate nel 2007 che, nel 2008,
probabilmente raggiungeranno numeri analoghi.
   Pronta la replica di Vodafone che, come detto, ha
preannunciato ricorso al Tar "non solo per la sproporzione
della sanzione e per la tutela della propria immagine, ma anche
per riaffermare il diritto del cliente a scegliere liberamente,
ed in qualsiasi momento, la singola offerta da lui ritenuta più
conveniente".
   Le associazioni dei consumatori, quindi, si dicono
soddisfatte per le sanzioni, ma invitano a fare di più: secondo
il Codacons è ora di passare agli indennizzi per gli utenti
danneggiati, mentre Adusbef e Federconsumatori chiedono che
l’Antitrust (che proprio pochi giorni fa aveva comminato
sanzioni a Tim e Vodafone per 500mila euro ciascuna per pratiche
commerciali scorrette) e Agcom abbiano il potere di sospensione
di attività e non abbiano limiti nell’erogazione di sanzioni
economiche. (ANSA).

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