1 Luglio 2020

TIM, VODAFONE E WIND, CODACONS: PRIMA DI PAGARE I DIVIDENDI AGLI AZIONISTI RESTITUIRE MALTOLTO PER BOLLETTE A 28 GIORNI

ESPOSTO ALL’AGCOM PER CHIEDERE DI BLOCCARE LA DISTRIBUZIONE DI DIVIDENDI SE I GESTORI NON HANNO ACCANTONATO IN BILANCIO LE SOMME DA RESTITUIRE

MILIARDI AGLI AZIONISTI E I SOLDI CHE DEVONO RESTITUIRE AGLI UTENTI (CIRCA 100 MILIONI PER SOCIETÀ) RESTANO NEL CASSETTO

SCATTA DENUNCIA PENALE PER APPROPRIAZIONE INDEBITA E INOSSERVANZA DELL’ORDINE DEL GIUDICE CHE PREVEDE IL CARCERE PER I RESPONSABILI

Nessun dividendo potrà essere pagato agli azionisti se prima ogni gestore telefonico non avrà provveduto a indennizzare i propri clienti per l’illegale pratica delle bollette a 28 giorni. Lo afferma il Codacons, che presenta oggi un esposto all’Agcom.
Come noto le sentenze del Consiglio di Stato e i provvedimenti di agcom hanno obbligato i gestori telefonici a rimborsare in modo automatico agli oltre 12 milioni di utenti aventi diritto le maggiori somme pagate per le fatturazioni a 28 giorni, circa 100 milioni di euro per gestore, obbligo che le compagnie telefoniche hanno eluso rendendo difficile la procedura e ostacolando la restituzione perfino rifiutando di prevedere sistemi agili e immediati proposti dalla nostra associazione per garantire il diritto al rimborso dei consumatori – spiega il Codacons – Per tale motivo, in relazione al pagamento dei dividendi agli azionisti (Tim darà 900 milioni di euro e Vodafone e Wind anche di più) l’associazione presenta oggi un esposto in cui si chiede alle società e all’Agcom di sospendere l’operazione fino a che non sarà restituito fino all’ultimo centesimo agli utenti, e di accantonare in bilancio le somme relative agli indennizzi spettanti ai consumatori. In caso contrario sarà chiesto un commissario ad ACTA che prelevi le somme dalle casse della società per darli agli utenti e scatterà inevitabile la denuncia per appropriazione indebita e inosservanza dell’ordine del giudice.

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