26 Marzo 2006

Telefonini bloccati dalla tim: consegnati i primi ricorsi


Parte da Udine uno dei primi ricorsi contro la Tim Italia Spa, la società di telefonia mobile che da alcune settimane sospende – bloccandole – le schede di alcuni abbonati per verifiche sui dati anagrafici. Un controllo che ha creato disservizi, per adesso, ad almeno 100 mila utenti in Italia e migliaia nella nostra regione. Nel mirino della Tim ci sono contratti registrati sotto il profilo Autoricarica 190, Autoricarica 300 e la recente offerta Tutto Relax, spesso legata all`acquisto di un telefonino. A firmare i primo sei ricorsi è stato pochi giorni fa l`avvocato Vitto Claut di Pordenone che è presidente regionale del Codacons Friuli Venezia Giulia che, come Codacons presenterà lunedì anche una diffida come associazione dei consumatori. “Il primo passo, quello che abbiamo fatto mercoledì scorso, è la domanda di conciliazione – spiega l`avvocato Nicola D`Andrea dello studio Claut -; domanda che mira a chiudere la controversia davanti al Corecom di Trieste. La prima udienza è stata fissata per l`11 aprile e nel caso non dovesse portare a una soluzione saremo costretti a proseguire davanti al giudice ordinario, prima con un ricorso cautelativo, quindi con una causa. Il problema è molto serio – continua D`Andrea -: la Tim ha sospeso un servizio senza comunicarlo al proprio cliente. Non c`è stato preavviso, così come non sono stati indicati i tempi della riattivazione. Non è data una giustificazione plausibile neppure al Servizio Clienti 119. A questo poi si aggiunga un altro disservizio: al profilo tariffario Tutto Relax – profili molto pubblicizzato recentemente e fra quelli sospesi – solitamente è abbinato l`acquisto, con carta di credito, di un telefonino a 50 euro a bimestre. Ci chiediamo: bloccando la Sim sarà bloccato anche il pagamento? Se quei soldi fossero addebitati sarebbe molto grave“. In una delle richieste di conciliazione presentate dallo studio Claut si spiega specificando i numeri di telefonino dell`utente: “Le utenze sono relative a carte Sim con profilo tariffario Autoricarica 190 acquistate dal ricorrente tra il 2001 e il 2003. Tra il 24 febbraio e il primo marzo di quest`anno tutte quelle linee sono state bloccate senza che fosse fornita dalla Tim alcuna spiegazione. Successivamente al Servizio Clienti spiegavano si trattava di una operazione di bonifica dei dati personali di alcuni tenti. Nessuna risposta era quindi data al cliente nel momento in cui presentava, via fax, reclamo alla Tim chiedendo il ripristino delle linee telefoniche. Poichè il comportamento della Tim è del tutto immotivato – conclude l`avvocato Vitto Claut nella domanda di conciliazione – costituisce un chiaro inadempimento agli obblighi contrattuali assunti dalla società stessa; inadempimento che crea grave disagio alla persona e alla professione dello stesso. Per questo l`11 aprile chiederemo al Corecom di far riattivare immediatamente le utenze bloccate o sospese; di accertare e dichiarare illegittima la condotta della Tim e di condannare la società al risarcimento dei danni“. Il Codacons ha anche aperto una casella di posta elettronica a cui è possibile scrivere se ci si trova in simili situazioni: [email protected].

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