15 Marzo 2011

Telefonia mobile Tassa illegittima

Telefonia mobile Tassa illegittima
 

• La tassa di concessione governativa sui contratti in abbonamento di telefonia mobile fu introdotta nel 1995, a carico dei titolari di contratti in abbonamento, in virtù della considerazione che i cellulari fossero "beni di lusso". Tale tassa, che a tutt’ oggi non è stata ufficialmente abrogata, prevede che chiunque sia titolare di un contratto di abbonamento relativo alla telefonia mobile, debba versare allo Stato la somma di euro 5,16 al mese, se utente privato mentre euro 12,91 mensili se trattasi di un utente aziendale o professionista. Di fatto, però, tale tassa fu abrogata dal Codice delle Comunicazioni elettroniche che nel 2003 recepiva la direttiva comunitaria sulle liberalizzazioni del mercato telefonico; il governo, infatti, considerata la nuova normativa, si impegnò ad abolirla a far tempo dal 2007. Così non è stato a causa, ovviamente, dell’ entitá del gettito di una tassa che di per sé non era ingente ma che con gli anni veniva corrisposta da un numero sempre crescente di consumatori. Ora, grazie a due sentenze della Commissione Tributaria Regionale del Veneto, la tassa in questione può dirsi definitivamente abrogata. Ed infatti essa è stata considerata, dai giudici tributari, illegittima ed anacronistica. Ciò legittimerá le istanze di quanti, negli anni, hanno dovuto corrispondere allo Stato una tassa ingiusta. La restituzione che riguarderá i tre anni addietro, andrá richiesta all’ Agenzia delle Entrate con una semplice istanza e, in caso di risposta negativa, si potrá adire la competente Commissione Tributaria. Sul sito del Codacons, www.codacons.it, è possibile reperire il modello, le istruzioni ed ogni utile informazione per richiedere la restituzione. * Ufficio Legale Regionale.
 

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