26 Febbraio 2008

Telefonia: disservizi record e in aumento

La denuncia di Chiara Crivellari (presidente del Codacons polesano) che rileva un preoccupante incremento delle segnalazioni e invita “a non firmare prima di decidere“
Telefonia: disservizi record e in aumento

Rovigo I disguidi con i gestori di telefonia hanno numeri da record a Rovigo. “I disservizi che i consumatori subiscono ogni giorno sono talmente tanti che è quasi impossibile fare una casistica“. Chiara Crivellari, presidente del Codacons di Rovigo e della Bassa Padovana, spiega che le segnalazioni di disservizi ricevute da utenti rodigini “erano una la settimana oppure una ogni 15 giorni: mentre dallo scorso settembre sono aumentate progressivamente fino a diventare, ora, una decina ogni settimana“.Tra le conseguenze c`è anche che l`eventuale conciliazione della controversia al Corecom (il Comitato regionale per le comunicazioni) “prima si risolveva in un mese, un mese e mezzo, e adesso sono necessari almeno 5 mesi“. Crivellari precisa che “passare ad un altro gestore può consentire notevoli risparmi, ma occorre prestare le dovute cautele e far valere subito i propri diritti“. Il Codacons, infatti, denuncia le pratiche diffuse di alcuni gestori – chi per non perdere il cliente, chi per concludere nuove attivazioni – di “promettere quello che non sono in grado di mantenere o di forzare la volontà del consumatore viziando il suo consenso“.Come? Tra i casi segnalati al Codacons rodigino ci sono i ritardi nei tempi di attivazione dei nuovi servizi, che nel passaggio da un gestore all`altro, a volte, “superano inutilmente i 4 o 5 mesi; intanto, mentre il servizio tarda ad arrivare, le bollette invece sono puntuali. E chi non paga resta senza telefono. Altre volte si resta senza linea pur avendo pagato regolarmente le bollette: insomma troppo spesso in Polesine capita che passando da un gestore a un altro sorgano dei problemi“. Nel balletto di responsabilità tra gestori, “si può restare collegati 15-20 giorni e poi il servizio è sospeso e nessuno è in grado di spiegare perché“. Il Codacons, inoltre, attesta tra le centinaia di segnalazioni ricevute in Polesine che “gli utenti si ritrovano abbonati a servizi senza aver formulato il proprio consenso. Telefonando alle compagnie telefoniche per avere informazioni alcune volte vi chiedono i dati personali con la scusa di redigere meglio una proposta di abbonamento. In altri casi i dati li hanno già perché siete un loro cliente, e vi cambiano il tipo di offerta addebitandovi un nuovo servizio. Altre volte vi ritrovate gli agenti di vendita a casa“ e allora il consiglio del Codacons è “non firmate mai niente e non date il vostro codice fiscale. Nemmeno se vi dicono che è solo una proposta di abbonamento, che è un rapporto di attivazione, oppure che il documento che firmate non è vincolante. Non firmate finché non avete deciso e letto con calma i termini dell`offerta. Magari poi resterete ugualmente senza linea, ma almeno avrete la certezza e la soddisfazione di poter chiedere i danni“.

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