24 Febbraio 2010

Sull’ inflazione pesa l’ effetto carburanti

 MILANO Spesa più cara, a dispetto della caduta dei prezzi dei prodotti agricoli. L’ annuncio Istat – a gennaio l’ inflazione è balzata all’ 1,3% su base annua, dall’ 1% di dicembre – apre la caccia ai "colpevoli" dei rincari. Nel mirino i costi imputabili ai trasporti, ma non solo. La spesa giornaliera per l’ Istat è aumentata del 2,5% su base annua e dello 0,3% su base mensile. I prezzi dei beni alimentari mostrano un aumento base tendenziale a gennaio del +0,4%, mentre su base mensile il tasso è rimasto invariato rispetto a dicembre. L’ accelerazione dei prezzi al consumo in Italia a gennaio-continua l’ Istituto di statistica – risente delle tensioni sui prezzi dei beni e, in particolare, dei rialzi sui beni energetici. Nel comparto energia, infatti, i prezzi sono aumentati dello 0,9% su base congiunturale, una crescita che riporta il tasso tendenziale su valori positivi (+0,8% a gennaio, da -2,6% di dicembre). Per quanto riguarda i singoli prodotti, si registra la crescita su base mensile dei prezzi della benzina verde (più 2,2%), il cui tasso tendenziale a gennaio è salito al più 17,9%, contro il più 13,2% di dicembre. Una crescita congiunturale si registra poi per il prezzo del gasolio per autotrazione (più 2,9%), che porta il tasso tendenziale a più 9,5% (era più 0,4% a dicembre). Il prezzo del gasolio da riscaldamento aumenta su base mensile del 2,7 per cento, con una variazione tendenziale pari a più 7,4 per cento (era meno 1,2 per cento il mese scorso). «Niente di allarmante commenta l’ Unione petrolifera – non è certo la prima volta che si registrano rialzi di prezzi, ma non è corretto imputare la ripresa dell’ inflazione esclusivamente al prezzo dei carburanti, tanto più che bisogna pensare al fatto che le dinamiche energetiche non riguardano solo l’ Italia, ma il mondo intero. Piuttosto scontiamo la mancata approvazione dei benefici per il gasolio destinato alle serre». «Siamo di fronte a una conferma di stime preliminari commenta Mariano Bella, responsabile dell’ ufficio studi di Confcommercio -. Suggerirei però di guardare anche alla dinamica degli affitti e dei trasporti pubblici locali. Per il resto, continuiamo ad aspettarci un aumento annuo nel 2010 dell’ 1,5-1,6%». In effetti, gli incrementi su base mensile più rilevanti, secondo l’ Istat, hanno interessato i prezzi dei trasporti e dei servizi sanitari e spese per la salute (cresciuti entrambi dello 0,5%). Diminuzioni a livello congiunturale si sono registrate per i prezzi delle comunicazioni (-0,7%) e della ricreazione, spettacolo e cultura (-0,4%). Sul piano tendenziale, i maggiori tassi di crescita si sono registrati per il capitolo delle bevande alcoliche e tabacchi (+4,5%) e dei trasporti (+3,7%). Il più coeso è il fronte delle associazioni dell’ agricoltura. Per Coldiretti «è francamente incredibile la conferma del tasso di inflazione a 1,3 nel mese di gennaio». In una nota Confagricoltura evidenzia «il raffreddamento della dinamica dei prezzi degli alimentari al consumo, in uno scenario di crescita dell’ inflazione mentre i prezzi dei prodotti agricoli in campagna si sono ridotti del 6,1 per cento». «La caduta verticale dei prezzi sui campi frena ancora una volta la corsa degli alimentari al dettaglio e permette una ripresa, seppur lieve (più 0,6 per cento) dei consumi», commenta la Cia-Confederazione italiana agricoltori. Altrettanto compatto è il fronte delle associazioni dei consumatori, anche in riferimento alle istanze delle categorie sociali più deboli. Per Federconsumatori «è un dato in piena contraddizione con l’ andamento economico della domanda di mercato, che ha conosciuto una fortissima contrazione dei consumi (da -2,5% a -3%), una caduta verticale dei redditi della famiglie (-1,8/-1,9%) e, quindi, una drastica riduzione della loro capacità di acquisto». Per il Codacons, già critico nei confronti del nuovo paniere 2010 ( «non riflette i reali consumi degli italiani»), si tratta di dati «allarmanti» perché riflettono «lo scostamento tral’ indice dell’ inflazione e il costo reale della vita». © RIPRODUZIONE RISERVATA GLI SCOSTAMENTI Il gasolio per autotrazione registra una crescita tendenziale del 9,5% Su base annua il carovita aumenta così dell’ 1,3%

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