6 Luglio 2003

Stessa spiaggia, nuovi rincari

Stessa spiaggia, nuovi rincari

Per il Codacons incrementi fino all`800 per cento. I gestori: ritocchi fisiologici


Roma.
Luglio tempo di vacanze: stessa spiaggia, stesso mare, ma prezzi diversi. Almeno per le associazioni dei consumatori, secondo cui l`estate torrida ha riscaldato quest`anno anche i prezzi sulle spiaggie. La tintarella, denuncia il Codacons, costa sempre di più, tanto da far partire una vera e propria caccia contro «gli stabilimenti imbroglioni», colpevoli di aumenti di sdraio e ombrelloni, ma soprattutto di panini e bibite (anche fino all`800\%). Un allarme giudicato ingiustificato dai gestori degli stabilimenti che ridimensionano la portata dei rincari a un «fisiologico» 2-3\%, in linea cioè con il tasso di inflazione. In prima fila contro il caro ombrellone è il Codacons.

L`associazione ha condotto un`indagine sul litorale romano di Ostia da cui risultano prezzi di bibite e panini anche dell`800\% superiori al costo normale. Per questo bagnanti civetta dell`associazione faranno d`ora in poi dei controlli a tappeto sulle coste italiane e denunceranno per aggiotaggio e per truffa gli stabilimenti che applicano prezzi di tre volte superiori a quelli standard. «È abnorme che si approfitti di ogni occasione, inizio delle scuole per i quaderni, ombrelli per l`inverno, ombrelloni e bibite in estate, per tartassare i consumatori – afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – La gente finisce così per non consumare e per incrementare quella crisi dei consumi che Billé periodicamente piange». Secondo l`ultima indagine dell`Intesa dei consumatori i costi di ombrelloni, sdraio e lettini sono aumentati quest`anno dal 5 al 20\%. Rincari che se sommati a quelli di gelati, bibite e parcheggio, possono comportare un aggravio giornaliero sul portafoglio delle famiglie in vacanza di 25-30 euro. Nel 2002, afferma l`Intesa dei consumatori, un ombrellone costava 7 euro così come un lettino. Oggi si varia da 7,50 a a 8,50 euro, a secondo delle località. Un abbonamento stagionale per un ombrellone, un lettino e una sdraio costava, la scorsa estate, 360 euro. Ora non si scende sotto una cifra compresa tra i 380 e i 400 euro. Denunce respinte al mittente dai gestori degli stabilimenti. Secondo Riccardo Scarselli, presidente del Sib-Fipe Confcommercio, «ogni anno in questo periodo c`è qualcuno che vuole fare spettacolo sugli stabilimenti» con il rischio di «impressionare» i bagnanti. I rincari ci sono stati l`anno scorso, continua Scarselli, dovuti «all`arrotondamento dell`euro. Ma quest`anno di impennate non se ne sono viste e ad ogni aumento è corrisposto sempre un ampliamento dei servizi».

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