19 Gennaio 2018

Smartphone rallentati da Samsung e Apple? L’Antitrust apre inchiesta, possibili class action

 

Samsung e Apple avrebbero rallentato e ridotto le prestazioni dei dispositivi più vecchi per indurre i consumatori ad acquistare gli ultimi modelli. E’ questa l’ipotesi che grava sui due principali produttori di smartphone al mondo e che ha spinto l’Antitrust ad aprire nei loro confronti due procedimenti distinti per pratiche commerciali scorrette, dopo le segnalazioni dei consumatori e di un’attività preistruttoria.

L’autorità indagherà se i professionisti hanno posto in essere una generale politica commerciale volta a sfruttare le carenze di alcuni componenti per ridurre nel tempo le prestazioni dei propri prodotti e indurre i consumatori ad acquistare nuove versioni degli stessi. Non solo. Secondo l’Antitrust sarebbero stati proposti ai clienti aggiornamenti software dei propri telefoni cellulari senza segnalare le possibili conseguenze dello stesso aggiornamento e senza fornire sufficienti informazioni per mantenere un adeguato livello di prestazioni di tali dispositivi, promossi ed acquistati per le loro specifiche ed elevate caratteristiche tecnologiche.

Le associazioni dei consumatori si sono sollevate e si dicono pronte alla battaglia legale. “Sarebbe di una gravità inaudita ridurre appositamente le prestazioni dei propri prodotti per indurre i consumatori ad acquistare nuove versioni”, ha affermato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, che spinge affiché il Parlamento italiano faccia la sua parte, intervenendo come in Francia con una legge contro l’obsolescenza programmata ed inasprendo le pene per le pratiche commerciali scorrette. Non solo. Chiede che la Procura in caso di accertamento dei fatti, proceda sul piano penale.
Sul piede di guerra anche Codacons, che seguirà da vicino l’evolversi della vicenda e se sarà necessario avvierà una class action. “Attendiamo ora l’esito dell’indagine aperta dall’Antitrust e, se effettivamente risulterà che Apple e Samsung sabotano i vecchi smartphone per indurre i consumatori ad acquistare i nuovi modelli in commercio, scatterà una maxi class action del Codacons per conto di tutti i possessori di telefonini delle due società”, ha dichiarato il presidente di Codacon, Carlo Rienzi.

In altri paesi, l’azione legale è già avviata. Negli Stati Uniti è salito a quasi 40 il numero delle class action, mentre la Francia sta conducendo un’indagine per “truffa” e “obsolescenza programmata”. Per far fronte alle polemiche, Apple avrebbe offerto agli utenti una sostituzione scontata della batteria (da 89 a 29 euro in Italia). Non solo. L’amministratore delegato del gruppo Tim Cook, in una intervista rilasciata ad Abc avrebbe promesso che in questo inizio d’anno verrà distribuito un nuovo aggiornamento del sistema operativo iOS con cui gli utenti potranno vedere lo stato di salute della loro batteria e se non vorranno il calo delle prestazioni, potranno disattivarlo con il rischio però che lo smartphone si riavvii all’improvviso.

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