Saldi, un flop senza sconti: previsto un calo delle vendite del 30%
-
fonte:
- Dire
ROMA – "Le previsioni di Confcommercio sui saldi invernali in partenza a gennaio sono definite ‘ottimistiche’" dal Codacons, che in una nota spiega come "al contrario prevede un clamoroso flop per i prossimi sconti stagionali". Carlo Di Rienzi, presidente Codacons, specifica che "solo il 40% delle famiglie potra’ permettersi qualche acquisto, e la spesa procapite in regime di saldi si attestera’ sui 110 euro. Il calo delle vendite, in base ai primi risultati emersi da una nostra indagine, raggiungera’ quota -30% rispetto ai precedenti saldi invernali. A risentire della grave crisi del commercio saranno soprattutto i piccoli negozi e per la prima volta anche gli outlet e i centri commerciali vedranno una consistente diminuzione del proprio giro d’ affari". Il Codacons diffonde anche quest’ anno i consigli basilari per evitare fregature nel periodo dei saldi: 1. Conservate sempre lo scontrino: non e’ vero che i capi in svendita non si possono sostituire. Il negoziante e’ obbligato a sostituire l’ articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. 2. Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce ‘saldo’ deve essere l’ avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. State alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei piu’ svariati articoli. 3. Girate. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. Eviterete di mangiarvi le mani. A volte basta qualche giro in piu’ per evitare l’ acquisto sbagliato o per trovare prezzi piu’ bassi. 4. Consigli per gli acquisti. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai. Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualita’. Diffidate dei marchi molto simili a quelli noti. 5. Diffidate degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi. Un commerciante non puo’ avere, infatti, ricarichi cosi’ alti e dovrebbe vendere sottocosto. 6. Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete gia’ il prezzo o la qualita’ in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’ acquisto. 7. Negozi e vetrine. Ricordate che sulla merce e’ obbligatorio il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto ‘in modo chiaro e ben leggibile’ (Dlg n. 114/98). Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla ‘nuova’. Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce. 8. Prova dei capi: non c’ e’ l’ obbligo. E’ rimesso alla discrezionalita’ del negoziante. Il consiglio e’ di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati. 9. Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’ adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante e’ obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi. 10. Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Codacons, oppure all’ ufficio comunale per il Commercio o ai Vigili Urbani. 27 dicembre 2011 Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte "Agenzia Dire" e l’ indirizzo "www.dire.it"
-
Sezioni:
- Rassegna Stampa
-
Aree Tematiche:
- ECONOMIA & FINANZA
-
Tags: Carlo Rienzi, commercio, Confcommercio, crisi, negozi, Saldi, sconti, vendite