20 Dicembre 2019

Ricariche con costi camuffati, l’Agcom a Tim, Wind e Vodafone: stop entro 30 giorni

Di Lorenzo Misuraca Dopo i tanti articoli del Salvagente e gli esposti delle associazioni di consumatori, come Codacons, l’Autorità garante per le comunicazioni batte un colpo contro le ricariche speciali di Tim, Wind e Vodafone: i tre operatori, infatti, sono stati diffidati dal continuare a commercializzare le ricariche che prevedono la sottrazione di un euro dall’accredito, in cambio di concorsi o servizi extra non richiesti. Stiamo parlando di Giga Ricarica per Vodafone, Ricarica+ di Tim o Ricarica Special di Wind 3. Il garante ha dato 30 giorni di tempo per bloccare la pratica.
Colpiti i più deboli

Adesso l’Agcom chiarisce che questo espediente va a danneggiare gli utenti, soprattutto quelli con meno disponibilità economiche, visto che il trucchetto è applicato ai tagli minori, quelli da 5 e 10. L’Autorità spiega: “Nel corso dell’istruttoria, è stato accertato che le ricariche standard da 5 e 10 euro non sono più disponibili presso i rivenditori autorizzati (tabaccherie, bar, edicole, ecc.)”. “Da ciò consegue che l’utente che si rivolge a tali canali di vendita per richiedere uno di tali tagli di ricarica (quelli, vale la pena rimarcare, più richiesti dalle categorie di utenti con minore capacità di spesa) è costretto a ricorrere” alle ricariche speciali o “a scegliere tagli di ricarica di importi superiori”.
Poca trasparenza

L’Agcom sottolinea pure come le modalità di comunicazione siano state poco trasparenti: “Il tenore delle segnalazioni ricevute, sia da parte di singoli utenti che tramite le Associazioni di consumatori sopra menzionate, conferma l’assoluta inconsapevolezza degli utenti circa l’attivazione dell’offerta in luogo di una semplice ricarica”. Aggiunge il garante: “Le modalità con le quali le predette offerte vengono attivate, nonché la loro denominazione, non garantiscono la consapevolezza da parte degli utenti circa l’acquisto di una offerta di servizi diversa dalla semplice ricarica, e dunque dell’effettivo prezzo del servizio, né la certezza circa la reale volontà di procedere a tale acquisto, e pertanto si traducono, nella sostanza, in un costo fisso aggiuntivo rispetto al traffico telefonico acquistato”.
La richiesta di Agcom

L’Agcom invita dunque Wind, Tim e Vodafone “a prescindere dal canale utilizzato dall’utenza per l’operazione di ricarica”, “ad adottare modalità di ricarica che non comportino necessariamente, per determinati tagli, la contestuale attivazione di pacchetti o opzioni tariffarie, così da rendere evitabile, per quegli stessi tagli, tale attivazione e superare al contempo la possibile confusione tra le operazioni di ricarica e l’acquisto di pacchetti o offerte commerciali”.
Vodafone: da gennaio ci adeguiamo

La prima a rispondere è stata Vodafone, promettendo che “a partire da gennaio 2020 reintrodurrà i tagli di ricarica da 5 e da 10 euro, con solo traffico telefonico, presso i tabaccai, bar, edicole e ricevitorie”. Pur ribadendo che “quando è stato lanciato il prodotto Giga Ricarica sono stati inviati SMS informativi a tutti i clienti che avevano effettuato una ricarica nei canali in cui è stato introdotto”. Evidentemente, la percezione di correttezza e trasparenza degli operatori tlc e dei consumatori, è spesso molto diversa.

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