11 Febbraio 2016

Rc auto, niente più declassamento se si cambia

Rc auto, niente più declassamento se si cambia

LE NOVITÀ ROMA Stretta sull’ Rc auto con l’ approvazione in commissione Industria del Senato di alcuni emendamenti al disegno di legge (ddl) sulla Concorrenza. Nel settore assicurativo scatta una stretta sui falsi testimoni, oltre al divieto di retrocedere il cliente di classe di merito in caso di cambio di compagnia. In particolare, i consumatori che decidono di cambiare compagnia di assicurazione potranno mantenere la propria classe di merito. Non si rischierà più, infatti, di vedersi retrocessi e costretti a pagare un premio più alto solo perché si risulta nuovi clienti. L’ emendamento approvato prevede che le assicurazioni, nell’ ambito della classe di merito, garantiscano le stesse condizioni di premio a tutti gli assicurati aventi identiche caratteristiche di rischio, a prescindere dal fatto che il cliente stia stipulando un nuovo contratto. Alle compagnie, inoltre, lo stesso emendamento vieta di differenziare la progressione e la attribuzione delle classi di merito interne in funzione della durata del rapporto contrattuale o in base ad altri parametri che ostacolino la mobilità tra diverse assicurazioni. Novità in arrivo anche per i falsi testimoni che, almeno per quanto riguarda gli incidenti che danneggiano solo le cose e non le persone, dovranno tenere il conto dei processi a cui partecipano in qualità appunto di testimoni. FALSI TESTIMONI Se nell’ arco di cinque anni saranno chiamati a testimoniare in più di tre cause per sinistri stradali, il giudice trasmetterà un’ informativa alla procura della Repubblica proprio in relazione alla ricorrenza dei loro nominativi. Un’ ultima modifica riguarda infine le polizze accessorie che tutelano ad esempio da furto e incendio. Come succede per quelle Rc auto, anche queste scadranno automaticamente ogni anno, senza il tacito rinnovo e senza che l’ assicurato ne debba fare richiesta. Ma le novità riguardano anche il comparto delle telecomunicazioni, dove, a fronte di alcune semplificazioni, è stato approvato un emendamento che rischia di rendere oneroso il recesso da un gestore. Innanzitutto, cambiare compagnia telefonica diventerà più semplice e veloce, visto che si potrà fare anche online. È però previsto che il passaggio ad altro operatore non sarà sempre gratis, perché bisognerà sostenere delle spese commisurate anche ai costi reali sopportati dall’ azienda per dismettere la linea telefonica o trasferire il servizio. Previsione questa «totalmente sbagliata» per il Codacons che per i consumatori vorrebbe una possibilità di recedere sempre gratuita, visto che in questo modo si rischia di «danneggiare la concorrenza e disincentivare gli utenti a recedere». R. Ec. © RIPRODUZIONE RISERVATA.
 
 

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