«Quando i bimbi piangevano coprivano il viso con le coperte»
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fonte:
- Corriere della Sera
«Ho parlato con alcuni genitori, qualcuno mi ha riferito che i bambini non vogliono più andare al nido, raccontano che si mettono seduti da soli sul passeggino con il ciuccio e che si legano: lo fanno come per salvaguardarsi da strattonamenti e maltrattamenti da parte delle educatrici». Così una delle maestre supplenti del nido di Boccea. Una sorta di autoprotezione dei piccoli notata anche da un papà che aveva chiesto spiegazioni alle insegnanti indagate sul fatto che la figlioletta non volesse più essere cambiata sul fasciatoio, ipotizzando che fosse caduta all’ asilo. «Ho visto l’ educatrice Manuela sbattere i bambini sul passeggino e siccome piangevano gli ha messo una coperta di pile sul viso – racconta un’ altra supplente -, quando le ho detto “così soffoca”, lei mi ha risposto “dopo 39 anni di servizio non mi devi insegnare cosa fare». E ancora, una collega: «Noto tanta stanchezza e aggressività (nelle tre) che si riflette poi sui bambini, che si relazionano picchiandosi». Ma le testimonianze raccolte dai carabinieri sono molte. Come quella di un’ insegnante che si era rifiutata di usare la forza per alimentare i bimbi e che si è sentita rispondere dall’ educatrice Melis «tu non hai polso, sei troppo tenera». E ancora: «Quando arrivano i genitori le tre omettono di dire loro qualsiasi cosa e a noi ci dicono di dire che va sempre tutto bene». Sgomento e sorpresa ieri fuori dall’ asilo, mentre il Codacons offrirà «assistenza legale alle famiglie dei bambini coinvolti nei casi di violenza per far ottenere loro il risarcimento dei danni morali e materiali subìti, nei confronti non solo delle maestre responsabili ma anche di chi aveva il compito di vigilare».
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