14 Settembre 2007

Piatti asciutti per tutta la giornata

Piatti asciutti per tutta la giornata. Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori tirano le somme al termine della 6^ Giornata di sciopero della spesa: tre consumatori su quattro ieri, secondo un`indagine realizzata a livello locale intervistando circa 400 persone, avrebbero rinunciato almeno ad un acquisto per dire basta ai rincari sui generi di prima necessità causati in gran parte dall`aumento dei carburanti, da inefficienze e speculazioni di vario genere. Ma c`è chi storce il naso sulla percentuale-record di adesioni, la più alta registrata a livello nazionale. “E` stata una giornata tranquilla, come tutte le altre. Non abbiamo ricevuto una sola segnalazione di qualcosa di anomalo“ spiega Marco Arzeni della Confcommercio. Insomma, secondo i commercianti lo sciopero della pastasciutta sarà pure riuscito ma non ha impedito alla massaie di riempire i carrelli. Situazione tranquilla anche nei ristoranti dove ieri sono stati normalmente cucinati spaghetti, lasagne e maccheroni: “Nessuna protesta, tutto nella norma“ conferma il presidente dei ristoratori, Alceo Rapa. In piazza del Popolo, davanti allo stand presidiato da Floro Bisello, Sergio Schiaroli, Paola Venturi e Roberto Blasi in rappresentanza delle associazioni dei consumatori, c`è stato comunque un bel via-vai di gente. Tra i presenti pure il primo cittadino Luca Ceriscioli, che ha apprezzato l`iniziativa. “Certo ha detto il sindaco le azioni per intervenire sui prezzi sono molto limitate. A definire i listini è soltanto il mercato“. Detto questo, secondo Ceriscioli, qualche forma di intervento è comunque possibile: il rilancio delle cooperative di consumo è una buona soluzione per accorciare la filiera produttiva e calmierare i prezzi. Un`altra leva a disposizione del Comune è quella dei mercati comunali e della vendita diretta produttore-consumatore. Idea cara anche alla Coldiretti Marche, che ieri ha invitato gli amministratori pubblici a dare attuazione ai “farmers markets“ previsti dalla Legge Orientamento. Le associazioni puntano invece a sfruttare il più possibile i finanziamenti della Camera di Commercio per avviare progetti di monitoraggio su prezzi e tariffe, incrementare l`uso della conciliazione ed istituire un Comitato permanente di controllo sui contratti collettivi. “Per combattere la speculazione ha detto Sergio Schiaroli, unico rappresentante dei consumatori in seno al Consiglio camerale è necessario continuare a promuovere una maggiore trasparenza sui prezzi, sulla loro formazione e sulla loro origine. E poi facciamo sentire la nostra voce, come abbiamo fatto oggi“.

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