L’affidamento dell’asilo in standby Il Tar ordina, gli uffici… aspettano
- fonte:
- Gazzetta del Sud
Il nodo asilo nido resta ancora da sciogliere, nonostante il verdetto del Tar che ha sconfessato l’operato degli uffici comunali sostanzialmente riportando in pista la cooperativa che era stata in un primo momento esclusa, seguito di un ricorso che sostanzialmente ha riaffidato il servizio alla Vibo Salus. Ma a distanza di diversi giorni da quel verdetto, seguito da una determina del “super dirigente” palazzo “Luigi Razza” Adriana Teti, che sostanzialmente prendeva atto del parere dei giudici amministrativi regionali, ancora l’asilo nido deve essere riaffidato. In sostanza, era lo stesso dirigente in quella determina a rilevare come non tutte le procedure potessero dirsi concluse. La Salus, infatti, «dovrà fornire le adeguate giustificazioni di un’offerta anomala» agli uffici di piazza Martiri d’Ungheria Intanto il servizio langue. Ed a rilevarlo, nella giornata di ieri, è stato perfino il Codacons: «La vicenda ha tuonato l’associazione dei consumatori guidata – ha messo in rilievo le evidenti difficoltà con le quali l’Amministrazione deve fare i conti per gestire servizi così importanti». Certamente «è doveroso dare at- degli estremi sforzi che i dipendenti profondono per far fronte alle difficoltà oggettive organizzative dell’Ente Ma ciò non basta, per un servizio come questo serve programmazione e pianificazione nel lungo termine». Il Codacons aveva già chiesto che il servizio fosse «necessariamente pensato, gestito e valutato nel contesto di un programma e di un significativo inserimento nel tessuto sociale, in quanto l’Amministrazione comunale ha il dovere oltre che la prerogativa di gestire il sistema educativo integrato promuovendo la condivisione delle finalità e degli orientamenti educativi dei servizi per l’infanzia sostenendo progetti di interazione tra bambini e le insegnanti dell’asilo nido comunale e delle scuole materne statali e paritarie del territorio, anche attraverso incontri di formazione e aggiornamento che coinvolgono le educatrici». Condizioni che, evidenzia, «presuppongono continuità sia didattica sia formativa, soprattutto gestionale». contrario, «le vicende che hanno riguardato l’ultimo bando, l’intervento del Tar e l’ultima determina comunale dell’ aprile, sembrerebbero dare spazio ad una situazione di assoluta incertezza. Oggi (ieri ndr) riprenderà l’attività – ha stigmatizzato il Codacons – ma ancora l’Amministrazione non ha consegnato il servizio alla ditta che lo gestiva prima del bando annullato». Inevitabile la richiesta al Comune: «Eseguire la pronuncia del Tar con immediatezza» per tornare a garantire «serenità e armonia ai bimbi e alle famiglie». Durissimo, infine, il commento del coordinatore cittadino del Pd: «La gestione delle politiche sociali ha concluso Francesco Colelli – continua ad essere improvvisata in barba a tutte le disposizioni».
- Sezioni:
- Rassegna Stampa
- Aree Tematiche:
- SCUOLA
- Tags: asilo nido