25 Giugno 2009

“Io le volevo bene, adesso mi uccido anch’io”

«Io le volevo bene, adesso mi uccido anch’io». Così Massimo M., fermato ieri per l’omicidio dell’ex moglie, Monica Marra, 33 anni, uccisa davanti all’asilo nido di via Cova dove stava portando il loro figlio di 2 anni. L’uomo si trova in carcere, sorvegliato a vista 24 ore su 24. L’udienza di convalida del fermo dovrebbe tenersi oggi davanti al gip Federica Centonze. Intanto, il bambino che era in braccio alla madre quando l’uomo l’ha aggredita, dovrebbe essere affidato alla nonna materna. Ora si trova in una comunità protetta, in carico ai servizi sociali. Massimo M., 45 anni, è indagato per omicidio premeditato e anche per stalking, minacce e lesioni, in relazioni alle denunce che la donna aveva presentato alla polizia nei giorni precedenti l’omicidio. Secondo gli accertamenti dei carabinieri, Monica Morra aveva presentato denuncia alla polizia il 18 e 19 giugno scorsi, ma le carte sono arrivate in procura dopo l’omicidio.  Intanto, il Codacons ha deciso di presentare un esposto per chiedere di indagare sui ritardi nei soccorsi alla donna: secondo una denuncia fatta all’associazione dei consumatori «l’ambulanza sarebbe intervenuta dopo 20 minuti».

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