INDUSTRIA, ISTAT: RIPARTE FATTURATO, A LUGLIO + 0.7%
Secondo i dati resi noti oggi dall’Istat, il fatturato dell’industria italiana, a luglio, cresce dello 0,7% rispetto a giugno, registrando la prima variazione positiva dal giugno 2008. Salgono anche gli ordinativi del 3.2% su base mensile, il dato migliore dal gennaio 2008.
Per il Codacons questi dati, in particolare quello degli ordinativi, sono sicuramente positivi e sono indicatori di una prima inversione di tendenza rispetto alla crisi in atto.
Il Codacons, però, mette in guardia il Governo: non basta restare sulla riva del fiume ed attendere che la crisi, prima o poi, naturalmente, finisca. Prima che i consumi delle famiglie italiane ritornino ai livelli pre-crisi, come dimostra lo studio reso noto oggi dalla Confcommercio e come confermano le stime del Codacons, bisognerà attendere almeno fino al 2013,se non si farà nulla per rilanciarli. Inoltre i Paesi europei che saranno più veloci nella ripresa guadagneranno in competitività economica rispetto agli altri più lenti e pagheranno un minor prezzo in disoccupazione.
Ecco perché, invece di assistere al solito balletto di cifre sulle previsioni del prossimo Prodotto Interno Lordo, che ha ormai decisamente stufato, e al solito entusiastico proclama di successo da parte dei ministri italiani ad ogni indicatore positivo, come se fosse merito loro se il ciclo economico internazionale sta per avere, come è inevitabile che accada, una inversione di rotta, finora del tutto indipendente (per fortuna!!) da quanto si fa o non fa in Italia, il Governo italiano farebbe bene a dirci cosa intende fare per risolvere il problema del progressivo impoverimento delle famiglie italiane che, iniziato nel 2002, dura ormai da più 7 anni. Il Governo deve prendere dei provvedimenti per rilanciare i consumi delle famiglie, aumentare la concorrenza, migliorare l’efficienza e la trasparenza del mercato.
Di seguito alcune delle proposte del Codacons a costo zero per le finanze pubbliche:
- Saldi liberi. Liberalizzazione dei saldi tutto l’anno in modo che ogni commercianti possa iniziarli quando meglio crede.
- Triplo prezzo. Costringere commercianti ad indicare il prezzo al dettaglio, all’ingrosso, e all’origine, e non solo il tradizionale prezzo di vendita, magari anche con la percentuale di incremento, come si fa in occasione dei saldi.
- Vendite sottocosto libere.
- Aperture domenicali libere.
- Orario libero. Attualmente in Italia nessun negozio può aprire per più di 13 ore al giorno.
- Vendita diretta. Creazione in ogni comune italiano di mercati settimanali di vendita diretta produttore-consumatore. Oggi per la frutta si può arrivare anche a 7 passaggi di filiera prima che il prodotto arrivi sulle nostre tavole
- Definizione prezzo anomalo. Oggi puoi vendere un mandarino ad un milione di euro, ma se prezzo è trasparente e non ci sono raggiri non commetti reato.
- Apertura immediata della vendita di carburanti presso grande distribuzione
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