28 Giugno 2009

In tempi di crisi, i saldi possono rappresentare una manna dal cielo

In tempi di crisi, i saldi possono rappresentare una manna dal cielo (o quanto meno un parziale sollievo). Meglio quindi anticipare gli sconti e tentare di invogliare i consumi con gli sconti. È questo il ragionamento che devono aver fatto le tre organizzazioni del commercio cittadino – Confcommercio, Confesercenti e Cidec – che nei giorni scorsi hanno avviato un vero e proprio "pressing" sul sindaco De Luca e sull’assessore all’Annona Nello Fiore, per ottenere un’anticipazione del calendario dei saldi di cinque giorni: da giovedì prossimo 2 luglio a ieri, per approfittare anche delle condizioni meteo quanto mai favorevoli. Il calendario delle aperture festive prevedeva già, per ieri e oggi, lo "shopping serale", con apertura dei negozi posticipata alle 18 e chiusura alle 22. Conciliare questa iniziativa con l’avvio dei saldi è parsa ai negozianti un’opportunità davvero propizia per dare linfa ad un settore che da troppi mesi registra forti contrazioni negli incassi. "Ormai – ammette laconico il presidente cittadino della Confesercenti, Matteo Caputo – il commercio salernitano è alla frutta. La crisi è forte e si sente: per questo abbiamo inoltrato la richiesta al Comune, trovando peraltro la massima disponibilità. In tal modo abbiamo voluto sfruttare meglio anche questo week end di apertura giacché il calendario prevede l’apertura pomeridiana posticipata alle 18, e la chiusura alle 22. Aspettare altri quattro giorni sarebbe servito a nulla". Ieri mattina l’avvio dei saldi sembrava tuttavia essere passato in sordina, complice anche una temperatura decisamente agostana. "Il vero banco di prova – dice Sabatino Senatore, vice presidente provinciale di Confcommercio – è tuttavia per le ore serali quando tradizionalmente la gente, anche dalla provincia, si riversa in strada. L’idea di anticipare i saldi è nata anche dalla volontà di emarginare i tanti furbi che nei giorni scorsi hanno avviato vendite promozionali, anticipando di fatto gli sconti. Confidiamo quindi molto in questo week end di acquisti serali".  Gongolano intanto le associazioni dei consumatori che hanno accolto con soddisfazione l’anticipato avvio dei saldi: "È una decisione che condividiamo assolutamente – è il commento di Matteo Marchetti del Codacons – anche se come associazione siamo dell’avviso che i saldi debbano durare tutto l’anno". Nessun calendario, insomma, per vincolare le "svendite". "O quanto meno – aggiunge ancora Marchetti – a nostro avviso per rilanciare i consumi sarebbe utile riservare un giorno della settimana ai "saldi", per tutto l’anno" Ipotesi che per il momento non incontra favori e sostegno nelle associazioni degli esercenti. "La decisione di molte città italiane di anticipare i saldi – commenta Alfonso Bottone, consigliere nazionale Cidec, già sub commissario della Federazione Provinciale – apre un nuovo scenario: è necessario, ora più che mai, in un momento gravissimo di crisi, avere una data unica in Italia, per scongiurare disparità di inizio tra città vicine di province e regioni diverse". Quanto alla liberalizzazione agognata dai consumatori, Bottone mette un freno: "Come CIDEC siamo contrari alla completa liberalizzazione dei saldi – spiega – intanto perché le vendite promozionali rappresentano un modo per smaltire le scorte, senza contare la determinazione del prezzo. La liberalizzazione, pure da più parti invocata, porterebbe ad una minore trasparenza e ad una grande confusione tra i consumatori". Ieri e oggi, quindi, primo week end di saldi, grazie all’ordinanza del Sindaco che anticipa l’inizio delle vendite straordinarie di fine stagione di cinque giorni. Ovviamente sarà poi anticipata anche la chiusura dei saldi, che cadrà il 24 settembre.
 

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