2 Dicembre 2010

Il Natale costerà a ogni famiglia più di mille euro

Dai 33,4 miliardi di euro di tredicesime, più ricche dello 0,7% rispetto allo scorso anno, le famiglie italiane preleveranno la somma di 1.337 euro da destinare alle spese natalizie, 17 euro in meno dell’ anno scorso (-1,2%). Lo ha calcolato l’ ufficio studi della Confcommercio, che vede una predisposizione al consumo stabile e una spesa media per famiglia in aumento dello 0,3% (era -0,7% l’ anno scorso) che diventa però negativa dell’ 1,2% al netto dell’ inflazione e dell’ aumento del numero dei nuclei familiari (+180.000), al pari cioè del potere d’ acquisto. In aumento tuttavia la quota complessiva delle tredicesime da destinare alle spese sotto l’ albero: 33,6 miliardi, +1,2% rispetto ai 33,2 miliardi del 2009, calcolando anche professionisti e lavoratori autonomi. 11,3 miliardi verranno spesi presso la rete distributiva dei negozi e dei punti vendita, 22,3 miliardi confluiranno invece verso altre spese (carburanti, mobilità, bollette, vacanze). «Un Natale in affanno per le difficoltà economiche del Paese, ma non sarà un Natale freddo e non ci sarà una caduta dei consumi», dice il presidente della Confcommercio, Carlo Sangalli, che vede «in crescita» la propensione ai consumi delle famiglie e dice, «la recessione è alle spalle». Gli italiani si confermano grandi tradizionalisti ed edonisti: non rinunceranno a imbandire la tavola come si deve. Così, alimentari, vino e bevande della ricorrenza costituiscono la voce che registrerà un incremento di spesa dello 0,6% (anche nel biennio di crisi i prodotti alimentari non sono stati tagliati dalle famiglie), forse proprio per reazione alle difficoltà. Crollo invece per abbigliamento, calzature, sport e accessori (-4,0%), stesso destino per libri, cd e dvd (-1,2%). Sotto l’ albero ci saranno invece molti ipod, ipad e "tavolette" varie, confermando la passione degli italiani per le ultimissime dell’ hi-tech. Tavole imbandite e convivialità confermate anche dalla Coldiretti: otto italiani su 10 (79%) non taglieranno le spese per il cibi natalizi e spenderanno in vino e prodotti mangerecci, più o meno come lo scorso anno, 140 euro. Caro-brindisi (fino a +10%), addobbi e giocattoli più costosi, secondo i calcoli del Codacons. Per una vera ripresa dei consumi però, bisognerà aspettare il 2012, anno della riscossa.

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