Il giudice di pace di Mascalucia ha condannato la Tim a risarcire...

Il giudice di pace di Mascalucia ha condannato la Tim a risarcire un consumatore che dopo aver acquistato schede prepagate “MaxxiTim web time“ da 30 euro ciascuna e averle utilizzate per navigare in Internet, si era poi visto applicare una tariffa più onerosa all`esaurirsi del credito perchè il collegamento era stato mantenuto attivo. A spiegare quanto accaduto è stato l`avvocato Floriana Pisani, coordinatore dell`Ufficio legale Regionale del Codacons: “Il consumatore aveva acquistato delle schede prepagate Tim di importo pari a 30 euro ciascuna, utilizzandole poi per la navigazione in internet; all`esaurirsi del credito di 30 euro, però, la connessione non veniva interrotta dalla Tim la quale, invece, continuava a mantenere attivo il collegamento applicandovi però, senza preavviso, una tariffa assai più onerosa. Il giudice non ha ritenuto sufficiente a legittimare tale comportamento della Tim l`inserzione, tra l`altro a caratteri piccolissimi e comunque senza alcuna menzione del cambio di tariffa, tra le clausole generali riportate sulle schede prepagate, di quella sola che prevede la mancata interruzione della linea all`esaurirsi del credito. Il giudice – ha proseguito l`avvocato Pisani – ha dichiarato la vessatorietà delle clausole contenute nelle condizioni generali inserite nel contratto della Tim e quindi la loro inefficacia perché lesive degli interessi dei consumatori e non immediatamente percepibili dagli stessi. Tanto più che la Tim da tale apparente facilitazione offerta al consumatore trae per sé un considerevole vantaggio che si realizza nella differenza tra il costo del prepagato ed il costo del traffico effettuato oltre la riserva. E questa differenza di costo non si evince né si recepisce nemmeno da un`attenta lettura delle condizioni generali di contratto riportate nel retro della confezione“. “È un`importante affermazione del principio di tutela del consumatore – ha commentato Francesco Tanasi, segretario nazionale del Codacons – che deve spingere gli utenti a non sottostare alle condizioni delle grandi aziende“.

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