11 Gennaio 2011

I consumi tornano ai livelli del ‘ 99

ROMANel biennio 2008 – 2009, in piena crisi economica, i consumi delle famiglie italiane hanno registrato una contrazione media annua del 2,1%, compiendo un «pauroso salto all’ indietro» e tornando ai livelli precedenti il 1999. E’ l’ analisi di Confcommercio, secondo la quale «la vera ripresa» dei consumi arriverà solo nel 2012. L’ organizzazione sottolinea comunque che, nonostante il minor reddito disponibile, le famiglie si sono dimostrate «vitali e reattive», adeguando le loro abitudini di spesa «per contenere al massimo la perdita di benessere patita durante la crisi». I consumatori non hanno cioè subìto passivamente la crisi, ma hanno colto le opportunità offerte dal mercato per ridurre al minimo gli effetti della recessione. Tra le voci di consumo, nel biennio in esame, è risultata quindi inevitabilmente in calo innanzitutto la spesa per le vacanze (-3,2%). Ma è diminuita anche quella per i pasti in casa e fuori casa (-3,2%), la mobilità e le comunicazioni (-3,1%) e l’ abbigliamento (-3,1%). Al contrario hanno tenuto le spese per la salute (+2,5%), per gli elettrodomestici bruni, ossia quelli da intrattenimento, (+2,4%) e quelle per beni e servizi per la telefonia (+0,4%). Secondo Confcommercio, i tempi di recupero del terreno perso si prospettano ora «lunghissimi». Infatti, guardando alla spesa delle famiglie e agli occupati, «non soltanto appare evidente la posizione attuale del livello dei consumi (poco sopra i minimi storici) ma si capisce che la modesta ripresa non si è trasmessa ancora al mercato del lavoro. Senza una maggiore occupazione difficilmente si osserverà una curva crescente nella spesa reale per consumi. E senza consumi difficilmente ci sarà una ripresa solida», sottolinea l’ associazione. Per il 2010 Confcommercio stima infatti un «modesto» +0,4%, seguito da un +0,9% quest’ anno e da una «vera ripresa» dei consumi nel 2012, con un +1,6%. Molte e allarmate le reazioni. Con i dati diffusi ieri da Confcommercio sulla contrazione dei consumi «continuano a giungere notizie estremamente preoccupanti sulla situazione economica del Paese» che «confermano quanto prospettato dall’ Osservatorio nazionale federconsumatori relativamente al pessimo andamento dei consumi registrato negli ultimi anni», affermano in una nota Adusbef e Federconsumatori. Per questo, ribadiscono le due associazioni, «è ora di intervenire per invertire tale tendenza, attraverso una detassazione per le famiglie a reddito fisso di almeno 1.200 Euro anni e avviando un serio piano di investimenti per lo sviluppo e la ricerca, fondamentali per non perdere terreno in campo internazionale». Per il Codacons, i dati diffusi da Confcommercio sono addirittura, «eccessivamente ottimistici e speranzosi, oltre che superati». «Occorreranno, infatti, minimo 5 anni prima di poter recuperare il gap», afferma l’ associazione.
 

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