I carburanti rimettono in moto l’ inflazione
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fonte:
- Gazzetta del Sud
ROMA L’ inflazione ad agosto torna a correre: dopo la breve pausa di luglio il tasso è salito al 2,8% su base annua, raggiungendo i massimi dall’ ottobre del 2008, ovvero da quasi tre anni. Insomma, i prezzi hanno recuperato il terreno perso durante la crisi, mentre tante altre leve economiche restano lontane dal periodo pre-crac Lehman Brothers. A fare da traino sono ancora i carburanti, con impennate per benzina e gasolio. La fiammata dell’ energia pesa soprattutto sui trasporti, con i prezzi dei biglietti aerei e per traghetti che segnano rialzi a doppia cifra nel giro di un solo mese. Le stime provvisorie dell’ Istat riaccendono l’ attenzione sull’ inflazione, almeno in Italia. In Europa, infatti, il termometro dei prezzi ad agosto è rimasto fermo, con il tasso al 2,5% nei Paesi della moneta unica, lo stesso già registrato a luglio. I principali responsabili del riscaldamento dei prezzi sono, quindi, la verde, che aumenta del 16%, e il diesel che sale del 20,3%. Si tratta di rialzi annui fortissimi che si ripercuotono sul settore dei trasporti (+7,0%). Nel comparto, i rincari più alti colpiscono i traghetti (+28,9% in un mese e +61,4% in un anno) e i voli (+17,3% congiunturale, +5,1% tendenziale). Ma i prezzi sono in rialzo quasi per tutti i principali capitoli, di spesa. Forti aumenti si registrano per i pacchetti vacanza (+12,2% in un mese) e i campeggi. Al di fuori della stagionalità spicca il rincaro per la tazzina di espresso, visto che il caffè è aumentato del 13,5% e lo zucchero del 13,1%. E continuano ad aumentare anche le sigarette (+4,6%). Una novità è rappresentata dal rincaro congiunturale della telefonia fissa (+6,0%), mentre quella mobile fa fatica a recuperare (-21,4% in un anno). In un contesto di rialzi generalizzati non manca qualche calo, la verdura fresca ad esempio scende dell’ 8,3%, più economica anche la frutta. Le stime dell’ Istat preoccupano i consumatori. Secondo il Codacons «le vacanze 2011, sotto il profilo degli incrementi di prezzi e tariffe, sono state per gli italiani le più care degli ultimi 10 anni», l’ associazione calcola una stangata di 360 euro a famiglia rispetto lo scorso anno. Federconsumatori e Adusbef invitano a fare chiarezza sui rincari: «E’ chiaro ed evidente – sottolineano – che qualcosa non va per il verso giusto, visto che un andamento simile è imputabile solo a delle volontà speculative, soprattutto in campo energetico». Le organizzazioni degli agricoltori lamentano l’ inutilità dei loro sforzi, con i cali sui prodotti freschi vanificati dall’ accelerazione dei carburanti. «L’ agricoltura contribuisce per quanto possibile a contenere la corsa dell’ inflazione, facendo da contrappeso all’ ennesimo aumento delle quotazioni di energetici e combustibili», afferma la Cia. Sulla stessa linea la Confagricoltura e la Coldiretti. La Confcommercio, invece, punta il dito contro le assicurazioni (+5,6%), da cui proviene quella che ormai definisce «un’ usuale spinta inflazionistica». I dati macroeconomici snocciolati in questi ultimi giorni su crescita economica, inflazione e disoccupazione in Eurolandia lasciano prevedere che la Banca Centrale Europea lasci i tassi d’ interesse fermi all’ 1,5% fino al 2012, se non oltre. E’ la conclusione a cui giungono il Financial Times e il Wall Street Journal.I due autorevoli quotidiani economici sottolineano che la crisi di debiti sovrani in Europa sta pesando sulla crescita economica della regione, alimentando la disoccupazione.
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