FISCO: CONFCOMMERCIO-CER, DAL 1992 GETTITO LOCALE +500%
FISCO: CONFCOMMERCIO-CER, DAL 1992 GETTITO LOCALE +500%
CODACONS: FALLITO IL FEDERALISMO FISCALE, PEGGIORATI I VIZI DEI POLITICI
RISPRISTINATE CO.RE.CO. E SANITA’ SIA SOTTRATTA ALLE REGIONI
Secondo lo studio Confcommercio-Cer che analizza le dinamiche legate al federalismo fiscale, negli ultimi venti anni le imposte riconducibili alle amministrazioni locali sono aumentate da 18 a 108 miliardi di euro, con un incremento di oltre il 500%.
Per il Codacons è la dimostrazione che finora il federalismo fiscale ha solo moltiplicato i centri di spesa, creato voragini nelle sanità regionali, aggravato il ciclo elettorale della spesa pubblica, aumentata l’irresponsabilità dei politici, fatto andare fuori controllo la spesa pubblica e, cosa ancora più grave, contribuito ad impoverire le famiglie aumentando le tasse invece che riducendo gli sprechi, eliminando i finanziamenti a pioggia, gli enti inutili, le consulenze superflue, le assunzioni degli amici, i consigli di amministrazione strapagati dove mettere i politici non eletti e così via.
Insomma mentre i politici raccontavano agli italiani che avevano avuto troppo in passato e li costringevano a pagare l’intero costo dei servizi che ricevevano dallo Stato, dall’acqua ai rifiuti, nonostante dal 1992 si sia raggiunto per la prima volta l’avanzo primario, e ogni cosa, dai pedaggi autostradali al canone Rai, veniva indicizzata all’inflazione, le amministrazioni centrali e locali peggioravano i loro vizi e, non approfittando dei bassi tassi di interessi legati all’euro per ridurre il debito, si comportavano come le cicale.
Poi, arrivata la crisi, hanno pensato bene di aumentare ancor di più le tasse e contemporaneamente di bloccare le indicizzazioni di stipendi e pensioni. Un capolavoro che ha ridotto definitivamente le famiglie sul lastrico provocando il crollo dei consumi e del Pil.
Ecco perché ora il Codacons chiede di invertire la rotta, cominciando con il ripristinare i Co.re.co. ed introducendo i costi standard che, a differenza dell’ennesima favoletta raccontata agli italiani, sono tipici di uno stato centralista e non certo federalista. Inoltre la sanità va sottratta alla competenza delle regioni.
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