11 Febbraio 2016

Ddl Concorrenza: più facile il recesso Tlc e maggiori tutele per chi cambia Rc auto

Ddl Concorrenza: più facile il recesso Tlc e maggiori tutele per chi cambia Rc auto

ROMA – Dalle Tlc alla Rc auto: arrivano novità nel ddl Concorrenza con l’ approvazione di alcuni emendamenti in commissione Industria al Senato. Se sul fronte assicurativo scatta una stretta sui falsi testimoni e il divieto di retrocedere il cliente di classe di merito in caso di cambio di compagnia, per le Tlc a fronte di alcune semplificazioni è stato approvato un emendamento che rischia di far diventare oneroso il recesso da un gestore. Cambiare compagnia telefonica – è una delle novità – diventerà di certo più semplice e veloce, visto che si potrà fare anche online. Gli operatori di telefonia, di reti televisive e di comunicazioni elettroniche dovranno consentire a consumatori e utenti la possibilità di comunicare il recesso o il cambio di gestore anche con modalità telematiche. È però previsto che il passaggio ad altro operatore non sarà sempre gratis: bisognerà invece sostenere delle spese commisurate anche ai costi reali sopportati dall’ azienda per dismettere la linea telefonica o trasferire il servizio. Previsione questa «totalmente sbagliata» per il Codacons che per i consumatori vorrebbe una possibilità di recedere sempre gratuita, visto che in questo modo si rischia di «danneggiare la concorrenza e disincentivare gli utenti a recedere dai contratti o passare ad altro operatore pur di non affrontare balzelli e costi di recesso». Sul fronte assicurativo invece andrà a tutto vantaggio dei consumatori che decidono di cambiare compagnia il mantenimento della propria classe di merito. Non si rischierà più, infatti, di vedersi retrocessi e costretti a pagare un premio più alto solo perché si risulta nuovi clienti. L’ emendamento approvato in questo caso prevede che le assicurazioni, nell’ ambito della classe di merito, garantiscano le stesse condizioni di premio a tutti gli assicurati aventi identiche caratteristiche di rischio, a prescindere dal fatto che il cliente stia stipulando un nuovo contratto. Alle compagnie, inoltre, lo stesso emendamento vieta poi di differenziare la progressione e la attribuzione delle classi di merito interne in funzione della durata del rapporto contrattuale o in base ad altri parametri che ostacolino la mobilità tra diverse assicurazioni.
 

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