21 Gennaio 2002

Cosa c`è dietro i rincari?

Cosa c`è dietro i rincari?

Ora scatta l`inchiesta

I negozianti e gli ambulanti attraverso le associazioni di categoria, Confesercenti e Confcommercio, alzano le braccia («Noi siamo vittime dei rincari»), i produttori ammettono che il gelo ha colpito, ma l`innalzamento dei costi deriva principalmente dal passaggio tra mercati e dettaglio, i grossisti rimandano al mittente le accuse di speculazione. Insomma, un gatto che si morde la coda: nessun colpevole, ma le verdure d`oro si moltiplucano dall`ortolano. Adesso a indicare da dove arriva effettivamente la crescita dei prezzi ci pensarà la magistratura. Anche la procura fiorentina è stata investita dal problema da una denuncia del Codacons, una delle associazioni di tutela dei consumatori.
«Finalmente ? spiega il Codacons in una nota ? sono state aperte le indagini preliminari a seguito delle denunce per aggiotaggio da noi inviate. Non si arresta però la folle corsa dei prezzi di frutta e verdura nei mercati».

Tra i prodotti più colpiti dai rincari spiccano quelli coltivati in «pieno campo» e quindi vittime effettive del gelo: carote, cavolfiori, lattuga, sedani, spinaci, radicchio, finocchi, limoni, mandarini, arance.

«Sono compromesse ? hanno spiegato gli esperti dell`Arsia Toscana ? le colture che erano già uscite dal terreno: il gelo ha schiantato le cellule e quando la temperatura durante il giorno tende a rialzare tendono a lessare».
Non dovrebbero essere colpiti da rincari considerevoli, invece, le coltivazioni in serra come pomodori, zucchine, peperoni, melanzane, cetrioli. Sono possobili ragionevoli aumenti solo per il meccanismo della domanda e dell`offerta. Del tutto ingiustificato l`aumento per prodotti già in magazzino all`inizio dell`inverno come patate, aglio, cipolle, zucche, mele, kiwi, pere, noci, nocciole.
Quindi occhio ai prezzi e al tipo di coltivazione. Per eventuali sospetti il ministero dell`Agricoltura ha attivato uno specifico nucleo dei carabinieri.
Su cosa si basa la denuncia del Codacons? L`articolo 501 del codice penale, nel regolare il reato di aggiotaggio, afferma che «chiunque, al fine di turbare il mercato interno dei valori o delle merci, pubblica o altrimenti divulga notizie false, esagerate o tendenziose o adopera altri artifici atti a cagionare un aumento o una diminuzione del prezzo delle merci, ovvero dei valori ammessi nelle liste di borsa o negoziabili nel pubblico mercato, è punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa da 1 a 50 milioni di lire». Ma il Codacons ipotizza addirittura il reato di truffa aggravata ai danni dei consumatori. L`articolo 640 del codice penale afferma che «chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da lire centomila a due milioni». Reato che è «aggravato a causa del rilevante numero di persone offese e, quindi, perseguibile d`ufficio». Intanto sul fronte delle previsioni, la morsa del gelo si dovrebbe allentare. Ma per le primizie a prezzi `giusti` bisognerà aspettare la primavera.

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