22 Ottobre 2013

«Cortei solo la domenica» è scontro sulla proposta

«Cortei solo la domenica» è scontro sulla proposta

La richiesta della Confcommercio per limitare i danni ai negoziantiMa è subito polemica con i sindacati «Contrari, semmai serve una legge»PER ROSCIOLI VA SALVAGUARDATO IL COMMERCIO: «MEGLIO SFILARE IN UN GIORNO FESTIVO» L’ APPELLO «Chiediamo al prefetto di trovare un’ altra giornata per i cortei. E’ sacrosanto manifestare ma lo è anche fare il proprio lavoro». Giuseppe Roscioli, presidente della Confcommercio, lo ripete da tempo «e ora più che mai ne sono convinto». «La domenica c’ è meno gente che lavora e l’ impatto di una manifestazione è minore – aggiunge – Capisco che fare le manifestazioni dal lunedì al venerdì non è possibile, ma non è giusto discriminare chi lavora il sabato». Molti negozi lungo il percorso della manifestazione di sabato, hanno «chiuso le saracinesche e non li biasimo». Insomma, «è arrivato il momento che si valuti con attenzione la possibilità di spostare le manifestazioni in aree non centrali e permettere che queste si svolgano solo la domenica giorno in cui le persone hanno più tempo libero e non devono rimetterci una giornata di paga». L’ ORDINANZA «Vietarli in centro storico», ne è convinto Fabrizio Santori, consigliere regionale e già presidente della commissione Sicurezza di Roma Capitale, che ha chiesto al sindaco Marino, di emettere un’ ordinanza di divieto di cortei nel centro storico nel caso in cui dovesse fallire l’ eventuale protocollo da stipulare con sindacati, categorie e partiti politici. «Quanto avvenuto sabato e quanto avviene ogni giorno al centro della nostra città ci deve spingere a un divieto di manifestazioni itineranti nel centro cittadino – aggiunge Santori – Il sindaco e il prefetto lavorino almeno per un protocollo che ponga delle regole: luoghi della città prestabiliti e in determinati giorni. La crisi economica morde tutti, piccoli esercenti compresi, ed è ovvio che con il tempo si andranno a moltiplicare cortei che rischiano ogni giorno di paralizzare Roma e di acuire la sofferenza del commercio delle zone centrali della città». I SINDACATI «Le manifestazioni sindacali si svolgono sempre rispettando il protocollo concordato con Roma Capitale e con il prefetto – spiega Mario Bertone, segretario generale della Cisl di Roma e Lazio – Di fronte a manifestazioni sindacali non c’ è stato mai soggetto che abbia avuto bisogno di lamentarsi. Piuttosto il problema è che le manifestazioni a Roma sono di vario tipo e organizzate dalle più svariate associazioni. È chiaro che se si vuole forzare la mano rispetto a questa richiesta di Roscioli bisognerebbe arrivare a un provvedimento legislativo. Ma noi siamo fortemente contrari. E non risolverebbe il problema di ordine pubblico. Quindi la proposta non è per noi condivisibile pure se comprendiamo le motivazioni che hanno spinto Confcommercio in questa direzione». Dello stesso avviso anche il segretario generale della Cgil di Roma e Lazio, Claudio Di Berardino. «Noi insistiamo per l’ attuazione del protocollo di autoregolazione che è stato sottosrcitto – dice il sindacalista – Abbiamo deciso di regolarci e di limitarci. Per cui per noi il tema è risolto. Il punto è fare rispettare le regole da tutti, non certo di far manifestare il dissenso solo la domenica». I CONSUMATORI Contrario anche il Codacons, l’ associazoine consumatori. «Più che limitare le manifestazioni alla sola domenica – spiega il presidente Carlo Rienzi – a nostro avviso la soluzione ottimale sarebbe concentrare tutte le manifestazioni in alcune piazze della capitale, vietando i cortei. La domenica infatti è il giorno dedicato al riposo, quello nel quale non si dovrebbe nemmeno manifestare. Per eliminare o ridurre sensibilmente i problemi alla città e ai cittadini, non importa tanto il giorno in cui si mettono in atto tali manifestazioni, quanto il modo in cui si protesta e la vastità delle zone interessate». La proposta dei Comsumatori è di convogliare i manifestanti in uno spazio limitato e ben circoscritto. «Ed evitare così – spiega Rienzi – lo spostamento di masse lungo le strade, consentendo alle forze dell’ ordine un miglior controllo della situazione, riducendo i danni alla città, a chi si deve spostare per la città e ai commercianti. E garantendo al tempo stesso il diritto di protesta». El. Pan. R. Tag. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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