Consumi sempre in calo, per la prima volta rallentano anche le vendite degli smartphone
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fonte:
- Il Mattino
Rosa Palomba Più che un bilancio è il bollettino della regressione. Consumi in caduta libera, contrazione, rinunce. Budget familiari da fare e disfare nel continuo ed estremo tentativo di far quadrare i conti che non tornano più. E dopo il taglio di vestiti, gite fuori porta e ?ricreazione?, gli italiani stanno adesso eliminando anche l’ amatissima tecnologia di ultima generazione. Dopo oltre dieci anni di crisi e sacrifici che ormai si impongono tra le più disparate fasce sociali, il drastico calo dei consumi coinvolge per la prima volta il settore hi-tech. Ad aprile – rileva infatti la Confocommercio – la flessione dei consumi è stati del 3,9 per cento su base annua e dello 0,1% su base mensile». In questo contesto, il capitolo beni e servizi per le comunicazioni è diminuita rispettivamente dello 0,1% e del 2,5%. E con il programmato aumento dell’ Iva che scatterà il 1 luglio, lo scenario dell’ immediato futuro preoccupa le forze politiche, ma allarma e avvilisce gli italiani. Il rapporto dell’ associazione dei commercianti evidenzia che il calo di aprile rappresenta la 17ma variazione negativa in 20 mesi, tanto che il presidente Carlo Sangalli parla di «consumi in caduta libera». Guardando al primo quadrimestre, inoltre, i consumi sono arretrati quest’ anno del 4,4%, segnando un sostanzioso peggioramento rispetto al 2012, quando il calo era stato del 3,3%. Così, quell’ apprensione sui disagi economici rilevata a fine 2007, sembra perfino roba da poco se confrontata con gli attuali undici punti percentuali che nel frattempo sono stati accumulati al ribasso. Malgrado la diminuzione di aprile abbia assunto toni leggermente meno pesanti di quelli degli ultimi mesi 2012 (-4,5% a gennaio, -4,9% a febbraio e -4,5% a marzo) – rileva ancora Confcommercio – non ci sono «segnali imminenti di una possibile inversione di tendenza». Le famiglie, insomma, continueranno a contrarre la spesa come hanno fatto ad aprile, quando il budget riservato ad alimentari, bevande e tabacchi è diminuito del 6,2% su base annua e dello 0,6% su base mensile, mentre quello accantonato per i trasporti ha registrato una flessione del 7,5% su anno e dell’ 1,5% rispetto a marzo. Ma accanto a questi tagli, l’ indicatore mostra anche quelli per le telecomunicazioni, voce tradizionalmente in controtendenza per prezzi e consumi. «La crisi sta toccando anche i ceti medio-alti, che rinviano l’ acquisto del tablet o dello smartphone», aggiunge Codacons, che parla di dati «sconcertanti che diventano drammatici se si considera il crollo degli acquisti di beni alimentari che precipitano addirittura del 6,2% in un anno». Dal 2008, incalza la Cia, la spesa alimentare delle famiglie è stata tagliata di 2,5 miliardi l’ anno. E proprio parlando di spesa alimentare, la Coldiretti rileva che crolla anche l’ acquisto di prodotti freschi, con un calo rispetto allo scorso anno del 4,5% per le verdure e del 3,9% per la frutta. Meno cibo, meno liberi meno viaggi, con i prezzi che tra aumenti vari – dicono i commercianti – non possono ribassare. Con il risultato che non si vende e non si compra. © RIPRODUZIONE RISERVATA.
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