9 Giugno 2010

“Consumi in calo: serve bloccare le tariffe”

 «Secondo i dati resi noti nei giorni scorsi dalla Confcommercio – scrive il Codacons – i consumi delle famiglie ad aprile segnalano una diminuzione dell’ 1,6% in termini tendenziali. Per il Codacons non si tratta di una battuta d’ arresto. La ripresa, in realtà, non è mai cominciata. Lo dimostrano anche i dati di oggi. A subire una flessione in termini quantitativi, infatti, non sono solo i beni ed i servizi per la mobilità, legati al calo congiunturale di domanda di autovetture o la voce abbigliamento e calzature, beni non necessari che tipicamente flettono nei momenti di crisi, ma anche gli alimentari che crollano del 2% rispetto all’ aprile 2009. Possibile che gli italiani abbiano deciso di mangiare meno dello scorso anno? Più probabile è che stiano tirando la cinghia, risparmiando pure sul cibo». «Deludente anche la domanda di beni e servizi per la casa – scrive l’ associazione – ossia quelli maggiormente incentivati dal Governo, che registrano un flebile + 1,1%. Considerato che gli incentivi partivano proprio da aprile e che, essendo a esaurimento, bisognava affrettarsi a prenotarli, il dato dimostra che il decreto ha partorito un topolino. Non solo non è servito a rilanciare l’ economia ma nemmeno a rilanciare i settori incentivati. D’ altronde il Codacons aveva denunciato fin dall’ inizio che con uno stanziamento così irrisorio, appena 300 milioni, i risultati sarebbero stati sconfortanti. La realtà è che il Governo, se vuole che i consumi tornino a crescere, dovrebbe fare l’ opposto di quelle che ha deciso di fare in questi giorni, bloccando le retribuzioni dei dipendenti pubblici. Farebbe molto meglio, invece, a bloccare le tariffe ed i prezzi, restituendo alle famiglie italiane almeno quello che ha preso in più in questi anni grazie alle speculazioni sul prezzo dei carburanti».
 

Previous Next
Close
Test Caption
Test Description goes like this