11 Gennaio 2002

Arriva l?atteso d-Day, ma la cautela prevale

Arriva l?atteso d-Day, ma la cautela prevale
sulle tentazioni.
Il boom è previsto verso fine gennaio
e c?è chi avverte: non farsi abbagliare

PERUGIA – Un avvio tiepido con prospettive rosa per i prossimi giorni. I commercianti sintetizzano così le indicazioni emerse dopo la prima giornata di saldi. Questo non significa che non ci sia interesse ad acquistare, anzi, soprattutto nelle maggiori città della provincia, è stato segnalato un discreto afflusso di consumatori. Cittadini che già ieri si aggiravano tra capi e cartellini alla ricerca della prima occasione dell?anno. «I saldi – ricorda Antonio Giorgetti, presidente provinciale di Confcommercio – rappresentano comunque un?opportunità per acquistare merce di qualità a prezzi scontati».

In realtà, anche i negozianti hanno atteso con interesse questa sorta di d-day del commercio, un settore che, nei mesi scorsi, è stato al centro di un preoccupante rallentamento. «Per i commercianti – spiega Giorgetti – i saldi significano maggiore liquidità e la possibilità di autofinanziarsi smaltendo quei capi che il prossimo anno sarebbero fuori moda, liberando fisicamente quegli spazi in negozi e magazzini che il più delle volte significano costi maggiori».
I saldi rappresentano un?opportunità in più anche per gli operatori, chiamati anche per questo a rispettare quelle regole di correttezza, chiarezza e informazione, sulle quali associazioni di categoria e di consumatori, ogni anno, si battono. Quest?anno si insiste in particolare sull?esposizione del cartellino “a cinque numeri“, con su scritti la percentuale di sconto e il prezzo vecchio e nuovo espresso sia in lire che in euro. «L?indicazione dei quattro prezzi non rappresenta un obbligo – ricorda Francesco Filippetti, responsabile regionale di Confesercenti – tuttavia, per facilitare gli acquisti, i negozianti sono stati invitati a indicarli».
La chiarezza sui prezzi e sulla percentuale di sconto esposta significa offrire maggiore attrattiva ai clienti, che con informazioni maggiori acquistano meglio e con più disinvoltura. Un monitoraggio del Codacons ha rivelato che la pratica dei quattro prezzi, per il momento, non è seguita da tutti: «Con la doppia circolazione è auspicabile che da qui al 10 marzo (data di chiusura dei saldi, ndr) tutti i commercianti si adeguino. È un vantaggio sia per loro che per i clienti».
Intanto, tra curiosità e interesse vero, i saldi sono partiti «anche se – ricorda Filippetti – non si è certo vista gente aspettare fuori dai negozi». Stando alle previsioni di Confesercenti e di Telefono Blu il vero e proprio boom è atteso intorno al 20 gennaio, con gli affari che, rispetto a un anno fa, slitterebbero di almeno una settimana. In generale gli acquirenti si dimostrano più cauti e questo è dovuto solo in parte all?effetto-euro. «Se il consumatore ha soldi da spendere – precisa Giorgetti – compra. E questo a prescindere dall?euro».

È più probabile dunque che i perugini lascino trascorrere questi primi giorni per valutare bene prezzi e offerte e non lasciarsi abbagliare da proposte che con i saldi hanno poco a che fare. «Occorre fare attenzione – sottolinea Carla Falcinelli, presidente del Codacons Umbria – perché capita che per l?occasione certi esercizi diano fondo ai propri magazzini o addirittura si riforniscano di merce stoccata. Il vero saldo è quello che propone capi della stagione in corso dei quali sono rimaste solo poche taglie. Negli altri casi, non abbiamo certezze».
L?invito dunque è quello di non farsi prendere dalla frenesia, valutando le occasioni una per una, acquistando solo se si è convinti.
Infine, «occhio alle maxi-percentuali di sconto». Come a dire che quando lo sconto supera il 50% il “pericolo“ è dietro l?etichetta.

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