Appello del presidente Billé «Dobbiamo dare un segnale»
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fonte:
- l`Adige
Le associazioni dei consumatori
al contrattacco: «È un imbroglio,
perché i rincari
ci sono già stati»
ROMA – Prezzi giù da subito per invogliare gli italiani a spendere di più in vista delle feste di Natale. È l´appello che ha lanciato il presidente della Confcommercio, Sergio Billè, alla sua categoria per sollecitarla a «fare tutto il possibile per andare incontro alle esigenze delle famiglie e per stimolare di rimbalzo una ripresa dei consumi».
«Non è un´operazione facile – ha spiegato il presidente di Confcommercio – perchè le imprese, a causa della caduta dei consumi e delle promozioni già attuate, hanno ormai margini operativi largamente ridotti. Ciascuno farà quel che potrà; sarebbe però sbagliato starsene con le mani in mano in attesa che qualche santo del Paradiso possa d´incanto risolvere i problemi delle famiglie e i nostri».
L´organizzazione di rappresentanza del commercio ha calcolato che quest´anno le famiglie italiane spenderanno quasi 1.950 euro per l´acquisto di beni a dicembre, con una maggiore disponibilità di circa 600 euro rispetto alla spesa media di qualunque altro mese dell´anno. Grazie all´effetto Natale, le spese che le famiglie effettueranno a dicembre raggiungeranno i 13,7 miliardi di euro, garantiti in gran parte, e cioè per circa 10,3 miliardi di euro, dalle tredicesime dei lavoratori dipendenti e pensionati. Il dato risulta inferiore di circa 100 milioni di euro rispetto ai 13,8 miliardi del 2003: la spesa natalizia di quest´anno registra quindi un arretramento rispetto allo scorso Natale dello 0,7% e, sottolinea la Confcommercio, riflette il trend negativo delle vendite al dettaglio e dell´atteggiamento prudenziale delle famiglie nelle decisioni di acquisto.
«L´iniziativa di Billè è perfettamente in linea con l´orientamento del Governo. La sua proposta rivolta ai piccoli e medi commercianti si muove nella stessa logica che ha portato il Governo a stipulare l´accordo con la grande e media distribuzione», ha subito commentato il ministro delle Attività produttive, Antonio Marzano, che ha portato, a riprova del funzionamento dell´iniziativa, il calo dell´inflazione a novembre. Ma i consumatori hanno subito contrattaccato: «I commercianti i prezzi li hanno già aumentati in questi giorni, in vista delle festività», affermano Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori che denunciano rincari fino al 55%. Anche la Confesercenti sottolinea il successo della sua iniziativa, «spesa amica», che ha portato, afferma l´organizzazione, 40 mila negozi a ridurre del 2% il prezzo di alcuni prodotti di largo consumo. «Il caro-vita, mai come adesso, è la prima fonte di preoccupazione per le famiglie italiane ed è per questo che sono necessari interventi seri da parte del Governo che non può continuare a fare solo promesse e regali ai ricchi» afferma Intesaconsumatori.
Secondo la Confcommercio, l´iniziativa promossa dovrebbe portare ad una vera e propria riduzione dei prezzi dei prodotti di più largo consumo ed essere attuata già nei prossimi giorni, «in modo da mettere qualcosa di nostro e di concreto sotto l´albero di Natale delle famiglie». Billè si è mostrato fiducioso di un accoglimento positivo da parte dei negozi per questa sua iniziativa: «La cosa importante è dare un segnale: se qualcuno comincerà a dare il buon esempio, molti altri seguiranno». La Confcommercio ha comunque ribadito che i prezzi di molti prodotti, come certificato anche dall´Istat, sono da tempo già fermi: «Ma ora bisogna fare di più, e sarebbe bene che gli operatori piccoli, medi e grandi di tutti i comparti, commercio, turismo e servizi, riflettessero su questa proposta. Sarebbe – ha concluso – un investimento a buon rendere».
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