7 Marzo 2010

Alle urne alle urne, ma televotando Il primo eletto? Un Asburgo Lorena

Che accadrebbe se anche le elezioni regionali, ribattezzate magari Festival della Tenzone elettorale toscana, fossero affidate, per il risultato finale, al televoto, come il festival di Sanremo, ed altri cruciali carrefours di teledemocrazia (Ballando con le Stelle, Grande Fratello, Isola dei famosi, Amici)? Be’ , con l’ aria restauratrice e filomonarchica che tira, perlomeno sull’ asse televisione-telefono, ovviamente rischierebbe di vincere lui: Sigismondo Otto Maria Giuseppe Goffredo Enrico Erik Leopoldo Ferdinando di Asburgo-Lorena (è una sola persona, sebbene dotata di un codice fiscale pazzesco: SGSMNDTTMRGSPP… eccetera). Insomma, il legittimo erede del granduca Leopoldo II, Canapone. Di bell’ aspetto. Elegante. Ingegnere informatico in Scozia. Ma anche, pare, discreto ballerino (a detta di Milly Carlucci e Guillermo Mariotto, l’ uomo che ha ribattezzato il deretano «lato B»). Naturalmente, tornando dall’ ingiusto e vessatorio esilio scozzese, gareggerebbe con la lista «Toscana, amore mio». Naturalmente, non da solo. Naturalmente, in trio: come l’ esperienza sanremese insegna. Cosicché, assieme a lui, benché in posizione subordinata, farebbero incetta di teleconsensi, in una sorta di ticket elettorale uno e trino, I Due Riccardi: ovvero, Riccardo Marasco, l’ immortale cantastorie alfiere della Lallera e della toscanità, prestato per l’ occasione alla politica, e il socialista filolorenese Riccardo Nencini, inventore della Festa della Toscana. Prestato per l’ occasione. Rischierebbe di vincere, Sigismondo eccetera. Ma non vincerebbe. Fra i sospetti e le illazioni del Codacons, dello Smom (Sovrano Militare Ordine di Malta) e dell’ Ordine di santo Stefano papa e martire, suoi supporters storici. Certo, le preoccupazioni maggiori non gli arriverebbero dal centrodestra. Anche il televoto popolare tende ad escludere iMigliori. Così come le teleprimarie implicite del Pdl, di tradizionale svolgimento in una delle ville del Capo, con un’ unica opzione pre-impostata («sì, Capo»). Quanto alla coppia Verdini-Fusi, in arte Denis & The Jet-Sets, sebbene trionfatrice nel reality politico-edilizio Amici, e nel serial Scuola di Sottufficiali, qui, di fronte al televoto, confermerebbe una certa insofferenza verso il mezzo telefonico: mostrandosi ancora una volta poco versata nell’ intercettare il consenso popolare, e se mai più incline all’ essere intercettata. Piuttosto, fra i Big in gara col Centrodestra, potrebbe ottenere risultati superiori alle aspettative la biondissima Monica Faenzi, già per due legislature vincitrice del talent show X-Sindac, molto telegenica e dunque molto televotata, nonché premio della critica (quattro vele azzurre e bandiera blu di Legambiente) per la sua lista «Ricomincio da qui: da Castiglion della Pescaia». Sempre in quota rosa, sia pure di diverso schieramento, una buona affermazione avrebbe pure, optando per la ribalta regionale, Ornella De Zordo, con la sua lista «Unaltracittà unaltraregione unaltromondo piange», in ticket coi Nomadi, ma anche con gli Immigrati Senza Permesso di Soggiorno, i Precari, gli Anti-Tav. Poche chances, invece, per il veterano Francesco Bosi: la sua lista «Credimi ancora», nonostante le ambizioni, non farebbe Centro come vorrebbe. Scontando fra l’ altro l’ accusa di plagio da parte degli eredi del vecchio Arnaldo Forlani, che in un’ intervista alla web-tv-blog-barcamp di Giuliano da Empoli ne sosterrebbero il sostanziale ricalco da un vecchio hit, addirittura del 1972: «Avanti al Centro». E mentre Forza Nuova, accompagnata dalle Sorelle Marinetti, in un gustoso riarrangiamento futurista-swing di «All’ armi siam fascisti», resterebbe un prodotto di nicchia per nostalgici retrò, i Radicali parteciperebbero al televoto più che altro per contestare il clima di illegalità e prevaricazione antidemocratica nel quale si svolge, al solo scopo di penalizzarli. Di qui: sciopero del telefonino, dell’ aperitivo con stuzzichini e della pipì. E dunque, perché mai il Granduca Sigismondo & I Due Riccardi, alla fin fine, non vincerebbero? Perché, grazie anche al credito abilmente contratto col call-center Answers di Pistoia, e grazie alla valanga di SMS provenienti dalla rete delle Società di Mutuo Soccorso del Pontederese-Comprensorio del Cuoio, finirebbero per spuntarla anche col televoto Enrico Rossi & la Società della Salute, vincitori anche del premio «Mio Martini» col tormentone «Toscana avanti tutta – Per tutte le volte che…» (sottinteso: …avete avuto la fortissima tentazione di non darci il voto, ma poi avete finito chissà come per darcelo lo stesso: in tutti i modi, in tutti i luoghi, in tutti i laghi).

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