“Youtube spia i bimbi per gli spot” E Google si accorda per la multa
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fonte:
- Il Fatto Quotidiano
Multimilionaria, anche se non si sa precisamente se nell’ ordine delle decine o delle centinaia di milioni. Di sicuro, però, Google dovrà pagare, tanto da accordarsi con la Federal Trade Commission (Ftc) americana per la multa legata al servizio video di Youtube, accusato di aver violato la legge federale sulla privacy dei bambini, ovvero la Children’ s Online Privacy Protection Act (Coppa), che vieta di tracciare e di “corteggiare” con la pubblicità gli utenti sotto i 13 anni e rende invece obbligatorio il consenso dei genitori per la raccolta delle informazioni sui minori. Il caso era nato nel 2017 quando una ventina di gruppi di difesa dei minori e della privacy aveva presentato un reclamo alla FTC , sostenendo che Youtube avesse consapevolmente raccolto dati e spinto gli annunci pubblicitari a bambini di età inferiore ai 13 anni. Nel 2018, poi, il reclamo era stato riproposto da un gruppo di 23 studi legali e associazioni per violazione del Coppa. Dopo la finalizzazione dell’ accordo, annunciata ieri dal Washington Post, ora la palla passa al ministero della Giustizia che raramente capovolge una decisione della commissione. A favore hanno votato i tre membri repubblicani, mentre i due democratici si sono opposti. Per avere una idea della sanzione, si può fare riferimento ad alcuni precedenti. All’ inizio dell’ anno la Ftc aveva deciso una multa da 5,7 milioni di dollari contro l’ app social Musical.ly (o Tik Tok) per accuse analoghe. A ogni modo, i problemi sollevati nei confronti di Youtube potrebbero essere comuni ad altri popolari servizi online, dai social media alle piattaforme di gioco. Nel caso del servizio di Google, i dati dei ragazzini sarebbero stati raccolti tramite video con cartoni animati, filastrocche o persone che aprono regali per i bambini. Potrebbe quindi solo essere l’ inizio di una nuova stagione. Nei giorni scorsi la Ftc aveva votato una stangata da 5 miliardi di dollari contro Facebook per un altra caso di violazione della privacy, quello di Cambridge Analytica, la controversa società di raccolta dati che ebbe accesso illegale ai dati personali di ben 86 milioni di utenti. Informazioni usate per di più per scopi politici. Intanto il Codacons, l’ associazione a tutela dei consumatori, ieri ha chiesto che il Garante per la privacy italiano avvii una indagine su Google e ha annunciato un esposto. “Già in passato il Codacons ricorda di aver denunciato la presenza su Youtube di video dedicati ai bambini contenenti messaggi pubblicitari occulti, in grado di influenzare i minori – spiega il presidente, Carlo Rienzi -. Ora, a seguito della violazione della privacy dei bambini accertata negli Stati Uniti, vogliamo che anche in Italia siano avviate indagini sul comportamento della società”.
vds
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