10 Gennaio 2006

YEMEN/ CODACONS CHIEDE IL SEQUESTRO BENI DEI 5 ITALIANI RAPITI

Roma, 9 gen. (Apcom) – E` arrivato oggi sul tavolo del Procuratore Generale della Corte dei Conti della Regione Lazio l`esposto del Codacons relativo alla vicenda dei 5 italiani rapiti nello Yemen. L`associazione ha annunciato ieri l`iniziativa legale, volta a ottenere da parte dei 5 ostaggi la restituzione dei 600.000 euro spesi dallo Stato Italiano per la vicenda del rapimento, soldi della collettività che non sarebbero stati spesi se i protagonisti di questa storia avessero seguito i consigli della Farnesina e degli altri enti preposti alla sicurezza, e non si fossero recati a fare una vacanza “originale“ in un paese fortemente a rischio. Alla base dell`iniziativa del Codacons vi sono le attribuzioni stesse della Corte dei Conti, la quale “Giudica sulle responsabilità per danni arrecati all`erario da pubblici funzionari, retribuiti dallo Stato, nell`esercizio delle loro funzioni“. In questo caso – spiega l`associazione – ad essere coinvolto è il Ministero degli Esteri, che dovrà poi rivalersi sui 5 italiani rapiti, secondo le regole ordinarie della responsabilità civile. Per questo il Codacons ha chiesto anche il sequestro dei beni personali dei 5 ostaggi, che dovranno essere utilizzati per risarcire lo Stato Italiano dei 600.000 euro. L`associazione rende infine noto che l`esposto alla Corte dei Conti, di cui parlano oggi i mass media, “ha incontrato il consenso dei cittadini italiani: finora sono state quasi 5.000 le segnalazioni giunte da tutta Italia al Codacons da parte di cittadini che appoggiano in pieno l`iniziativa, stanchi di veder i soldi pubblici spesi per l`incoscienza di qualcuno“.

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