WS sale spedita con l’ Europa, urge quadro unico per vendite scoperto
-
fonte:
- Milanofinanza.it
Wall Street allarga i guadagni e con essa le Borse del Vecchio Continente. Il Dow Jones sale a quota 11.268 punti (+1,12%) e il Nasdaq guadagna lo 0,50%. Di riflesso a piazza Affari il Ftse Mib spunta un +3,82% a 15.860 punti e l’ All Share un +3,83% a 16.616 punti, mentre la Commissione Ue accoglie con favore la decisione di Italia, Belgio, Francia e Spagna di vietare le vendite allo scoperto, ma chiede che siano presto approvate regole comuni per tutti gli Stati Ue. "La nostra politica monetaria sarebbe più efficace e coordinata se ci fosse un quadro europeo unico per tutti sulle vendite allo scoperto", ha detto oggi Chantal Hughes, portavoce del commissario al Mercato Interno, Michel Barnier, spiegando che regole diverse da Paese a Paese rendono meno efficaci le strette di alcuni. Inoltre, ha aggiunto la portavoce, a settembre vi sarà anche la revisione della direttiva sul market abuse, che imporrà sanzioni più severe per chi specula sui mercati. Stamani la Consob ha introdotto un divieto assoluto sulle vendite allo scoperto (cioè la possibilità di annunciare la vendita di titoli che non si posseggono) per 29 titoli finanziari. La misura, entrata in vigore oggi, dura per 15 giorni. Analoga mossa è stata fatta dalle authority di Francia, Belgio e Spagna. Tuttavia Francia e Germania hanno chiesto subito di accelerare l’ approvazione delle regole Ue e il commissario Barnier ha lanciato un appello al Consiglio e al Parlamento Ue (sono loro che devono approvarle ora) affinché votino a settembre. L’ accordo tra Italia, Francia, Belgio e Spagna di una sospensione di due settimane è un segnale che va nella direzione giusta. Ma più voci oggi hanno chiesto al Governo italiano di sostenere da subito la proposta della Germania e della Commissione europea di allungare i tempi della sospensione delle vendite allo scoperto. "A me viene il sospetto che non ci sia nessuna intenzione di fermare sul serio la speculazione", ha tuonato il segretario nazionale di Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero, rivolgendo una domanda alla Consob e al Governo: "visto che tutti dicono di essere contro la speculazione finanziaria, perché la Consob non assume questo provvedimento in via definitiva e per tutti i titoli? Perché il governo non fa una legge che impedisce la vendita allo scoperto, così come ha fatto la Germania?". Anche il Codacons auspica non solo che questa misura sia presa a livello mondiale, ma che divenga permanente e non riguardi solo i titoli bancari e assicurativi. Per quanto riguarda, invece, la revisione della direttiva sul market abuse, lo scopo è colpire chi viola le norme europee che regolano il settore finanziario: dai trader ai manager bancari, dai gestori di hedge fund a tutti gli altri operatori di mercato, compresi quelli che si occupano di investimenti a rischio come quelli nel settore dei derivati. Le proposte della Commissione intendono rafforzare le sanzioni amministrative e penali, fino al carcere nei casi più gravi, per rendere ancor più trasparenti tutti i tipi di transazioni finanziarie in Europa. Le sanzioni attualmente previste dagli Stati membri divergono su punti fondamentali come i tipi di sanzione disponibili e l’ entità delle multe. E’ soprattutto su questi due punti che Barnier insiste, sottolineando la necessità di mettere nero su bianco standard comuni tra i Paesi della Ue.
-
Sezioni:
- Rassegna Stampa
-
Aree Tematiche:
- ECONOMIA & FINANZA
-
Tags: belgio, chantal hughes, Consob, dow jones, francia, italia, Michel Barnier, paolo ferrero, spagna