Wafer Zoo, truffa da un milione sui fondi europei.
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fonte:
- Corriere Adriatico
Wafer Zoo, truffa da un milione sui fondi europei.
Il presidente Spacca decide di non costituirsi come danneggiato. Canafoglia: "Stop all’iter per l’inceneritore".
Al via il processo all’imprenditore Paci e a tre funzionari della Regione. Codacons parte civile
FANO – Prima udienza ieri mattina presso il tribunale di Pesaro, davanti al giudice Marcelli, relativa al processo a carico di quattro imprenditori e di tre funzionari della Regione Marche, accusati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche provenienti dalla Comunità europea. Nel corso dell’udienza è stata ufficializzata la costituzione a parte civile dell’associazione regionale dei consumatori, Codacons. Come annunciato dal presidente Gian Mario Spacca, la Regione Marche, invece, non si è costituita parte civile. Il processo è stato aggiornato al prossimo 8 novembre. La truffa per la quale il pm Massimo Di Patria ha rinviato a giudizio i tre funzionari della regione, Roberto Gasparini e Silvano Saudelli, funzionari dello sportello agricolo di Fossombrone della Regione Marche e Silvano Pazzaglia, dirigente dello sportello agricolo di Pesaro e della Regione Marche correi di reato con quattro titolari di azienda, Patrizio Paci, amministratore della Wafer Zoo, Lorella Amborgi, Marcello Santarelli, e Stefano Servici, avrebbe garantito agli imputati un profitto che di un milione e 199 euro, vale a dire due miliardi del vecchio conio. In pratica i quattro imprenditori chiamati a giudizio, attraverso artifici e raggiri avrebbero certificato l’ingresso fittizio di foraggio e paglia da disidratare alla Wafer Zoo di Fabrizio Paci, nella quale compilando falsi documenti di trasporto, veniva simulata la vendita del prodotto disidratato, consegnato poi a società commerciali. Sempre secondo l’accusa i tre funzionari della Regione avrebbero dolosamente omesso i doverosi controlli. Lo dimostra il fatto che gli stessi funzionari avevano consegnato direttamente a Paci e agli altri responsabili della Wafer Zoo i punzoni necessari per sigillare i campioni di foraggio e paglia che dovevano poi essere analizzati al centro analisi chimiche di Fano. Per il meccanismo di questa truffa sono stati indotti in errore anche i funzionari della Agea, l’agenzia erogazioni in agricoltura che ha sede a Roma. Sulla mancata costituzione di parte civile della Regione, l’avvocato Corrado Canafoglia del Codacons, a fine udienza ha dichiarato: "Segnalo il fragoroso silenzio della Regione che si è chiamata fuori dal processo nonostante vi siano imputati tre suoi funzionari e nonostante l’accusa parli di una truffa ai danni della Comunità europea. A questo punto viene lecito chiedersi come si muove la Regione. Le Marche infatti hanno stipulato con la Guardia di Finanza una convenzione grazie alla quale possono ottenere informazioni su persone e aziende in odore di truffa nell’ambito dei finanziamenti comunitari. Ebbene, il presidente Spacca, come si pone di fronte a questo processo in prospettiva dell’inceneritore di Orciano? "Fermo restando il fatto che nessuno può essere giudicato colpevole in questa fase del cammino giudiziario, visto che la Provincia, tutti i comuni di due vallate e le relative comunità montane si sono già espressi contro la realizzazione dell’impianto di Schieppe e visto che un processo con queste caratteristiche è stato aperto, con atteggiamento precauzionale la Regione non pensa di sospendere l’iter relativo all’impianto fino a quando non sarà fatta piena luce sulla vicenda?"
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