10 Giugno 2008

Voltura di contratto alla vedova il giudice boccia la Consac

Voltura di contratto alla vedova il giudice boccia la Consac

Sala Consilina. Il giudice di pace dà ragione ad una signora del Vallo di Diano che, rimasta vedova, si vede arrivare dal Consac-Gestioni idriche S.p.A., la richiesta di sottoscrizione di un nuovo contratto per la fornitura di acqua, in sostituzione, sotto forma di voltura, di quello già firmato dal marito. Richiesta cui si accompagna anche la notifica di un versamento di 50 euro a titolo di cauzione. Il tutto, fra l`altro, con una comunicazione in cui si fa riferimento al coniuge defunto mediante un pronome personale del tutto inappropriato. Ma la vedova, del cui nome e cognome, per un doveroso rispetto della sua privacy, indichiamo le sole iniziali, M.S., respinge le richieste del Consac perché infondate e, nello stesso tempo, chiede che le vengano formulate le dovute scuse e le sia inviata la Carta dei servizi dell`ente. A queste due ultime richieste il Consac risponde positivamente. Non così, invece, per quel che riguarda la sottoscrizione del nuovo contratto e il versamento della cauzione. Per quest`ultima, tutt`al più, è possibile la sola detrazione di euro 5,60, pari alla somma a suo tempo versata come anticipo dal defunto marito. Insomma M.S., se vuole continuare a fruire della fornitura d`acqua, deve sottostare alle richieste del Consac, che, peraltro, le manda avviso di mora, con minaccia di distacco del servizio idrico. La donna, però, forte anche di quanto prevede la carta dei servizi dell`ente, ovvero la ”successione” del coniuge al contratto, insiste nella sua tesi. E, non ottenendo dal Consac quanto da lei richiesto, assistita dal Codacons di Sala Consilina, propone ricorso al Giudice di Pace. Alla fine vince la sua battaglia. A perdere è invece il Consac.

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