Voglia di Ponte, 8 dicembre: 10 milioni in viaggio
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C’è voglia di Ponte per l’8 dicembre. Che cade di mercoledì e dunque offre, a chi può, l’occasione per qualche giorno di vacanza. All’insegna di località vicine, in viaggi di prossimità, con soggiorni programmati in ampio anticipo: le caratteristiche che si sono affermate per le vacanze in pandemia, insomma. Secondo le stime diffuse oggi da Federalberghi, circa 10 milioni di italiani saranno in viaggio per l’Immacolata.
Tutti o quasi in Italia: oltre il 92% sceglierà città d’arte, montagna, natura e relax nei dintorni, in gran parte rimanendo nella regione di residenza o in quella vicina. I soggiorni si fanno più lunghi perché l’8 cade di mercoledì. Il giro d’affari è di 3 miliardi di euro. Per gli albergatori, un buon segno e una prova generale in vista di tutto il periodo natalizio.
Federalberghi: “una piccola e benefica vacanza” per gli italiani
Dice il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca commentando i risultati dell’indagine ACS Marketing Solutions sul movimento turistico degli italiani in riferimento al Ponte dell’8 dicembre: «Dopo essere stati costretti a forme di isolamento forzato, sottoposti a stop and go dovuti alla circostanza della pandemia, esasperati dall’incertezza e dai tanti timori, gli italiani sembrano voler dimenticare per un attimo le difficoltà e concentrarsi su quel che si può, ovvero una piccola e benefica vacanza, costruita attorno a cose e località vicine, ritornando nel cuore della natura, prediligendo la montagna, le passeggiate nel verde, i patrimoni culturali delle nostre città d’arte, gli eventi enogastronomici ed anche le terme».
I motivi della non vacanza
La non vacanza è legata in maggioranza da motivi economici. Nel 40,3% dei casi gli intervistati dichiarano di aver rinunciato alla vacanza per mancanza di soldi; il 23% per motivi familiari ed il 18,8% per paura del contagio da Covid. Il 12,9% di intervistati dice che non effettuerà una vacanza in questo periodo a causa dello stato d’incertezza che ancora aleggia sulle misure di contenimento della pandemia.
Voglia di Ponte, tutti in Italia e molti in casa
Il viaggio in occasione del Ponte coinvolgerà, secondo l’analisi fatta per Federalberghi, circa 10 milioni e 118 mila di italiani. Il 92,3% resterà in Italia mentre il 7,7% andrà all’estero. Sarà un ponte di prossimità: più della metà di chi rimarrà in Italia (50,8%), rimarrà nella stessa regione di residenza e il 30,6% andrà in una regione vicina a quella in cui risiede.
Città d’arte e montagna sono le prime due scelte. Per chi rimane in Italia, infatti, il 35,2% prediligerà località d’arte, il 25,2% la montagna, il 12,6% andrà al mare, il 5,4% preferirà le località termali, il 3,8% i laghi. Le vacanze all’estero saranno, per oltre sette viaggiatori su dieci, nelle grandi capitali europee.
Da analizzare anche i dati relativi all’alloggio. La casa di parenti/amici sarà la struttura prescelta dal 36% dei viaggiatori, seguita dal 26,5% che sceglierà l’albergo, e dall’11,8% il bed & breakfast. In pratica sceglierà un’abitazione privata (fra casa di parenti o amici, casa di proprietà o presa in affitto) quasi la metà dei vacanzieri.
La spesa media pro-capite, comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti, si attesterà sui 416 euro, con un giro di affari di circa 3,2 miliardi di euro.
Codacons: vacanze salate
Voglia di Ponte sì, ma con quali costi? Secondo il Codacons quest’anno trascorrere qualche giorno di vacanza fuori casa, in occasione dell’8 dicembre, costerà in media il 17,3% in più rispetto allo scorso anno. Perché ci sono una raffica di aumenti su trasporti, pacchetti vacanza e quant’altro.
«Sul settore dei viaggi si stanno registrando aumenti a due cifre per moltissime voci – dice il Codacons – In testa alla classifica dei rincari troviamo i prezzi dei biglietti aerei, con i voli internazionali che hanno subito su base annua un rincaro record del +51,3%, mentre i voli nazionali registrano un aumento del +18,9%. Costerà di più spostarsi via mare su navi e traghetti (+7,4%) mentre chi opta per un pacchetto vacanza deve mettere in conto una maggiore spesa in media del +11,5%».
Per l’associazione, è più caro l’alloggio: ci sarebbero tariffe in rialzo del 4,4% per gli alberghi e del 6,7% in più nei villaggi vacanza.
«Un vero salasso – prosegue il Codacons – spostarsi in auto in occasione del ponte dell’8 dicembre, a causa dei rincari dei carburanti, con la benzina che costa oggi il 25,3% in più rispetto allo scorso anno e il gasolio addirittura il 27,9% in più. Non si salvano nemmeno i ristoranti: per mangiare fuori durante la festività dell’Immacolata si spenderà in media il 2,8% in più».
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