22 Aprile 2009

VistaRed all’incrocio, seimila multe in un anno

 Questa sera incontro pubblico organizzato da Codacons e Sinistra democratica a sostegno delle contestazioni

Porcia L’appuntamento è per oggi alle 20.45 nella sala Diemoz del Centro socio assistenziale in via delle Risorgive.  Sicuramente molti purliliesi e abitanti dell’hinterland non mancheranno all’incontro pubblico organizzato da Codacons e Sinistra democratica, sui "VistaRed a Porcia: 6mila contravvenzioni nel 2008, ma davvero sono state fatte perché hanno a cuore la nostra sicurezza? Ovvero le ragioni per cui il Giudice di pace di Pordenone accoglie i ricorsi degli automobilisti". Il tema (croce per gli utenti della strada, delizia per le casse comunali) è quello delle infrazioni commesse dai conducenti che impegnano col semaforo rosso l’incrocio tra Pontebbana e via Gabelli, laddove dal 2007 è installato il dispositivo elettronico VistaRed che, a mezzo di 8 telecamere, "pizzica" i conducenti indisciplinati. A febbraio (sempre alla Diemoz) era stata l’amministrazione comunale a esporre le proprie ragioni. Ora tocca alla controparte, che mercoledì sera sarà rappresentata dal consigliere di minoranza Vanni Tissino (Sinistra democratica) e dall’avvocato Vitto Claut (Codacons). Da qualche mese è in atto una sorta di braccio di ferro fra il giudice di pace di Pordenone (che ha accolto alcuni ricorsi formulati da automobilisti) e l’amministrazione comunale (che vi si oppone). Il primo non mette in discussione la validità tecnica del dispositivo VistaRed, bensì la legittimità con la quale la giunta comunale ha acconsentito alla sua installazione. A suo avviso non sussistono opportune analisi su traffico e incidentalità dell’incrocio sul quale è stato posizionato il marchingegno, anche la scelta della durata del giallo (4 secondi) si basa su un criterio generale, anziché su apposito studio. Infine, l’affidamento della gestione dei procedimenti sanzionatori a una società privata, è ulteriore motivo di nullità dei verbali elevati che, essendo atti pubblici, devono essere di esclusiva pertinenza di organi pubblici. Il consigliere Tissino così giustifica l’iniziativa: «Questa serata è stata predisposta alla luce degli oltre 300 ricorsi ai quali il giudice di pace ha concesso la sospensiva, evidenziando che sul punto ha già sentenziato in favore di più ricorrenti. Ritengo anche necessario che tutti i cittadini siano messi nelle giuste condizioni e conoscenze, al fine di evitare che le sanzioni erogate diventino una tassa a carico dei più deboli. Perciò metto gratuitamente a disposizione il modulo per il ricorso, basta richiederlo all’indirizzo mail [email protected], specificandolo nell’oggetto».

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