28 Gennaio 2009

“Videopoker, male da capire” Il sindaco Valduga accoglie l’invito del Codacons

 ROVERETO.  L’appello del Codacons, sollecitato da un giocatore compulsivo di videopoker, non è caduto nel vuoto. Il sindaco Guglielmo Valduga ha raccolto per ora l’invito ad attivarsi per capire il problema: quello delle molte persone, spesso anziane e pensionate, cadute vittime del gioco compulsivo, al punto da ridursi in breve in povertà. secondo l?organizzazione mondiale della sanità, la dipendenza da slot machine è una vera malattia e il gioco, con la promessa di una lauta vincita (quasi sempre vanificata dal software che governa il funzionamento del videopoker) crea una dipendenza paragonabile a quella da oppiacei.  Molti roveretani, secondo il Codacons, soffrirebbero di questa malattia, ma tacciono per vergogna.  Valduga, al quale il Codacons chiede di porre – come garante della salute dei cittadini – dei "disclaimer" sui videopoker (tipo "attenzione, questo gioco può produrre dipendenza", accompagnato da un numero verde per l’assistenza psicologico), ha così spiegato: «Prendo atto dell’accorato appello del Codacons, e comprendo che il problema ha un fondamento di serietà. Mi riprometto di verificare al più presto quale sia il mio margine di intervento, alla luce degli strumenti normativi attuali».
 

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