2 Agosto 2016

‘Video a figura intera e curriculum’ Ora i professori si scelgono così

‘Video a figura intera e curriculum’ Ora i professori si scelgono così
succede alle pier cironi: insorge il codacons, il preside si difende

PRATO NON BASTA più compilare il proprio curriculum e inviarlo, per sperare di fare colpo a un colloquio di lavoro. Bisogna anche sapersi muovere davanti a una telecamera. Anche se il preside dell’ istituto comprensivo Pier Cironi si affretta a definirlo come «facoltativo», ai candidati docenti è stato chiesto di inviare pure un video di presentazione, a figura intera. Anche a Prato in questi giorni hanno preso il via le operazioni di assegnazione dei docenti alle scuole, con il metodo della «chiamata diretta». Il docente invia il curriculum, il dirigente scolastico lo valuta, per poi provvedere ai colloqui e all’ assegnazione del posto. «Si tratta di un elemento di valutazione in più, che noi chiediamo ma che non è obbligatorio inviare – spiega il dirigente scolastico – Naturalmente se una cosa c’ è la possibilità di farla è logico pensare che possa essere una carta in più». MA IL CODACONS si è scatenato, affermando che così la scuola italiana «sotto il Governo Renzi sembra trasformarsi in un gigantesco reality show». «Alcuni presidi hanno forzato la mano – insorge l’ associazione dei consumatori, riferendosi all’ istituto Pier Cironi – chiedendo ai candidati di inviare il curriculum insieme a un video di presentazione dove i docenti devono mostrarsi a figura intera. Ci manca solo che i presidi chiedano ai docenti di ballare e cantare, e poi ci troveremmo di fronte a un qualsiasi provino per il ‘Grande Fratello. Si tratta – afferma il presidente Codacons, Carlo Rienzi – di una richiesta inaccettabile, che trasforma la scuola in un mega-reality show e contro la quale chiediamo al Ministero dell’ istruzione di intervenire con urgenza, per bloccare eccessi che mortificano gli insegnanti senza nulla apportare al miglioramento dell’ istruzione». IL PRESIDE difende la scelta fatta, precisando che «l’ istituto è da sempre attento al digitale e all’ utilizzo della tecnologia. Questo video – spiega Giorni – offre l’ occasione al candidato di mettere in luce al meglio le sue doti motivazionali, davanti a uno schermo». Ma il Codacons contesta anche le disparità che potrebbero essere fatte, «da un «esame del corpo degli insegnanti, con docenti di sesso femminile e di bell’ aspetto preferite a colleghi uomini o magari a insegnanti in carne o meno avvenenti. Per questo – aggiunge il Codacons – stiamo valutando eventuali azioni legali da intraprendere contro la richiesta di video ai docenti». Su questo punto il dirigente scolastico Giorni è molto deciso: «Discriminazioni? Non vedo assolutamente in che modo, visto che se noi chiediamo questo documento in più è solo per vagliare le capacità professionali e la motivazione della persone che ci troveremo di fronte». Irene Carlotta Cicora.

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