19 Ottobre 2017

Viadotto, stop ai mezzi pesanti “fuorilegge”. Si lavora per sigillare gli accessi al ponte

Rafforzare le misure di sicurezza ai varchi del viadotto dei Lavatoi. La richiesta arriva perentoria dalle categorie dopo un sopralluogo effettuato ieri nell’ area intorno al ponte. I problemi, dopo la chiusura ai mezzi pesanti, sono all’ ordine del giorno e la preoccupazione è cresciuta nelle ultime ore dopo che un tir ha forzato i new jersey collocati per regolare l’ accesso al viadotto, infrangendo il divieto di transito ai mezzi superiori alle 7,5 tonnellate. E purtroppo non si tratta di un caso isolato. Ieri mattina la Cna, gli Autotrasportatori e la Confartigianato si sono ritrovati alle 8 per controllare – l’ appuntamento era già programmato da tempo – la situazione esistente. Ad accompagnarli il comandante della polizia locale Donatello Ghezzo e il dirigente del settore Mobilità, Pierantonio Lorini. «I new jersey posizionati agli ingressi stanno funzionando – spiega Armando Minatta di Cna, presente all’ incontro – La nostra preoccupazione è legata alle segnalazioni di camion “fuorilegge” che con il loro comportamento mettono a rischio tutti. Ne abbiamo discusso e abbiamo chiesto interventi immediati». Una situazione ben conosciuta dalla polizia locale che, insieme al Comune di Como, sta già cercando di risolvere l’ inconveniente. «Abbiamo subito preso contatto con gli uffici tecnici per capire come poter ancorare i jersey al terreno in moda da impedire le pericolose infrazioni di camionisti decisamente imprudenti – ha spiegato Donatello Ghezzo – Bisogna assolutamente vietare l’ accesso. L’ intervento sarà il più rapido possibile». La delegazione delle associazioni ieri mattina ha perlustrato l’ area che si snoda intorno al viadotto dalle 8 alle 9.30 per capire, specialmente negli orari di punta, come sta reagendo il sistema viario comasco. «Tranne inevitabili rallentamenti in certi momenti, allo stato attuale la situazione non sembra molto caotica – spiega sempre Minatta – Bisogna però capire con precisione per quanto ancora bisognerà attendere la riapertura del viadotto. Il timore inoltre, con l’ avanzare dell’ inverno, è anche per la neve. In caso di precipitazioni nevose penso che i mezzi pesanti possano ragionevolmente avere difficoltà a muoversi sui percorsi alternativi oggi esistenti, specialmente lungo le vie che aggirano il ponte». Sempre durante il sopralluogo di ieri mattina si è parlato dell’ ipotesi, emersa nei giorni scorsi, di creare un senso unico in via Donatori di Sangue per cercare di fluidificare la viabilità. «Considerando la situazione che abbiamo visto non è attualmente una priorità. Al massimo se ne potrà ridiscutere in futuro qualora dovessero cambiare le circostanze», chiude il comandante Donatello Ghezzo. Nel frattempo le associazioni di categoria già domani si riuniranno a Palazzo Cernezzi per un nuovo confronto con l’ amministrazione comunale. Nelle ultime ore anche il Codacons ha preso posizione sulla situazione del viadotto. «È inconcepibile che si possa aggirare il divieto con questa facilità e soprattutto che l’ unica modalità per fare in modo che venga rispettato il divieto sia quello della presenza di pattuglie delle forze dell’ ordine – si legge nella nota diffusa dall’ associazione dei consumatori – È gravissimo anche che si metta in pericolo la vita di numerosi cittadini per mancato controllo. La tragedia di Molteno non ha evidentemente insegnato nulla. Il Codacons effettuerà un esposto in Procura affinché vengano accertati eventuali reati di pericolo per omesso controllo». Il rischio maggiore rimane dunque quello dei passaggi non autorizzati sul viadotto.

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