1 Agosto 2013

Via libera al restauro del Colosseo targato Tod’ s

Via libera al restauro del Colosseo targato Tod’ s

ROMA Via libera al restauro del Colosseo targato Tod’ s. La sesta sezione del Consiglio di Stato ha infatti rigettato il ricorso del Codacons contro la sponsorizzazione affidata al gruppo di Diego della Valle per un valore di 25 milioni di euro. I giudici di Palazzo Spada hanno ritenuto infondato il ricorso – già bocciato in primo grado dal Tar del Lazio – che riteneva troppo basso il prezzo della sponsorizzazione rispetto al valore inestimabile del monumento. L’ associazione contestava inoltre i diritti di sfruttamento accordati alla Tod’ s di Della Valle per 20 anni. Il Consiglio di Stato ha stabilito che il Codacons non aveva titolo per presentare tale ricorso né come associazione di protezione ambientale né come associazione di tutela dei consumatori. Per i giudici, tra l’ altro, «le considerazioni dell’ appellante sono esposte in modo apodittico e non sono rapportate a specifici fattori di incongruità o illogicità del contratto di sponsorizzazione». Si erano costituiti in giudizio contro il ricorso la presidenza del Consiglio dei ministri e Roma Capitale. Esulta su twitter il neo sindaco Ignazio Marino: «Può partire il restauro Colosseo. Una buona notizia per Roma alla vigilia della Notte dei Fori», in programma sabato per la pedonalizzazione dei Fori Imperiali, grande evento per l’ area del Colosseo. Soddisfatto anche l’ ex sindaco Gianni Alemanno, sotto il quale venne firmato il contratto con l’ azienda. «Finalmente una buona notizia sul Colosseo – dice -: di fianco all’ inutile e dispendioso cantiere per la pedonalizzazione dei Fori», polemizzando con la sinistra che a suo dire era contraria al restauro sponsorizzato. La vicenda giudiziaria però non è conclusa. Il Codacons ha annunciato ricorso in Cassazione «per rifiuto di giurisdizione». E sempre ieri la sesta sezione del Consiglio di Stato ha emesso un’ ordinanza con cui rimette ad adunanza plenaria la decisione sul ricorso promosso dalla ditta Lucci giunta seconda dietro la società Gherardi nella gara d’ appalto per il restauro dell’ Anfiteatro Flavio. Potrebbero passare mesi prima di conoscere la decisione definitiva della giustizia amministrativa su questo aspetto del restauro del Colosseo. Mesi durante i quali però potrebbero partire i lavori. Il cantiere è stato appena consegnato alla società prima classificata nella gara da 8 milioni di euro per il restauro delle prime dieci arcate e la sistemazione delle nuove cancellate. Secondo il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, «per iniziare i lavori occorre attendere la decisione dell’ adunanza plenaria del Consiglio di Stato sul ricorso promosso dalla ditta Lucci», nonché la decisione della Cassazione. Dal Mibac nessun commento ufficiale per adesso, ma è difficile che i cantieri possano essere fermati se la decisione del Consiglio di Stato dovesse slittare. E arrivare dopo l’ estate. Il contratto di sponsorizzazione con la Tod’ s di Diego Della Valle, siglato nel 2011, prevede un contributo di 25 milioni a copertura di tre tranche di lavori: la prima sui prospetti esterni del monumento; la seconda per un nuovo centro servizi; la terza per sotterranei e gallerie. La vicenda giudiziaria relativa alla sposorizzazione era iniziata quasi due anni fa con il ricorso al Tar del Lazio depositato dal Codacons. L’ 11 novembre del 2011 l’ associazione dei consumatori ha infatti chiesto ai giudici di «sospendere la sponsorizzazione e di fare chiarezza sulla gestione dell’ intera operazione». Non è bastata la bocciatura del tribunale amministrativo, arrivata il 3 luglio 2012 per «carenza di legittimazione attiva in capo alla parte ricorrente», a fermare l’ associazione dei consumatori. Il 31 luglio 2012 il Codacons ha infatti depositato l’ appello al Consiglio di Stato. Il 12 ottobre 2012 la sesta sezione ha rinviato al merito fissando al 16 aprile 2013 l’ udienza pubblica. Dopo tre mesi e mezzo da quell’ ultima udienza, ieri la decisione finale del Consiglio di Stato. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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