14 Maggio 2011

Via libera al Palacinema low cost

Via libera al Palacinema low cost
 

VENEZIA. Del progetto iniziale è rimasto solo il «buco». Un cratere pieno di amianto, con reperti archeologici ottocenteschi. Lavori fermi perché costa smaltire le sostanze inquinanti. «Quel nuovo Palacinema è una strada morta, serve un’ idea nuova», ha detto a sorpresa il neoministro Galan. Il Codacons ha presentato una nuova denuncia alla Corte dei Conti: «Chi pagherà i danni alla città?» Il «Sasso», progetto vincitore del concorso lanciato dalla Biennale nel 2005, non si farà più. Un altro sasso muove in queste ore le acque ferme della politica veneziana. E’ quello lanciato a sorpresa dal neoministro ed ex governatore Galan. «Ha messo la prima pietra insieme a me e Bondi, non credo che la sua sia una posizione di contrarietà», commenta l’ ex sindaco Massimo Cacciari, «forse Galan vorrà rivedere il progetto, risparmiare qualcosa visti i costi della bonifica, non credo abbia cambiato idea e voglia tornare indietro rispetto all’ idea di un nuovo Palazzo del Cinema». L’ attale sindaco Giorgio Orsoni ha accolto la provocazione. «Se lo dice il ministro bisogna rifletterci», dice. In realtà si sta già discutendo di come uscire dal pasticcio. Idea del Comune sarebbe quella di limitare al minimo le nuove edificazioni, ristrutturare con i fondi disponibili il vecchio palazzo, creare collegamenti tra gli edifici esistenti. E recuperare il «buco» trasformandolo in parcheggio. L’ amianto sarebbe ricoperto di cemento e il problema disinquinamento risolto. Una dichiarazione di resa rispetto alle intenzioni più volte espresse – anche dallo stesso Galan – per il nuovo Palacinema. Il presidente Codacons annuncia nuovi esposti. «Vogliamo che si faccia chiarezza sullo spreco di denaro pubblico compiuto», dice, «la decisione del ministro Galan conferma i nostri dubbi». Un altro esposto firmato dai comitati è già stato presentato in Procura. Si torna indietro, dunque. Perché la presenza dell’ amianto, sostanza con cui venivano fabbricati a inizio secolo i tetti delle capanne delle spiagge, è stata trovata in quantità superiori al previsto. Materiali sotterrati di cui nessuno aveva evidentemente verificato la presenza prima di partire con i lavori. Un vero fallimento, il nuovo PalaCinema. Opera che doveva essere finanziata dallo Stato, inaugurata per il 150esimo dell’ Unità d’ Italia nel marzo scorso. Invece il palazzo del Cinema non c’ è, i costi sono lievitati (si è tornati alla cifra di 130 milioni). I soldi finora li hanno messi Regione e Comune. Quest’ ultimo con la vendita dell’ Ospedale al Mare e la concessione alla cordata di Est Capital del progetto della nuova darsena. Lunedì il commissario Spaziante illustrerà ai cittadini del Lido il progetto della darsena da 1000 posti barca a San Nicolò. Giovedì sarà il sindaco Orsoni a incontrare la Municipalità. Tema, PalaCinema e grandi progetti. © RIPRODUZIONE RISERVATA.
 

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