Via libera a 5 nuovi ripetitori Umts
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fonte:
- La Nuova Venezia
VENEZIA. Proteste gridate dal pubblico per quattro ore, i cittadini dei comitati anti-elettrosmog che stracciano simbolicamente copie dei certificati elettorali, cartelli, continue richieste di sospensione, inedite alleanze ambientaliste Polo-Rifondazione, lacerazioni nella maggioranza sottoforma di astensioni (come quella del senatore ds Felice Casson) e non partecipazioni al voto: un Consiglio comunale così, non si vedeva da anni. Ad animarlo, la caparbietà con la quale la giunta ha chiesto ed ottenuto – con una seduta convocata in extremis, a ferie già iniziate – il via libera a 5 nuove antenne Umts, inserite in un protocollo firmato dall`ex assessore Cacciari nel lontano 2002. E` così arrivato un sofferto “sì“ (blindato dalla Margherita, che ha votato senza peraltro quasi partecipare al dibattito) alle installazioni su palazzo Ferro Fini, ex ospedale al Mare e campo sportivo di Pellestrina. Ad esasperare ancor più gli animi dei cittadini che si ritroveranno a convivere con tralicci di una trentina di metri, il singolare tempismo con il quale – dopo quasi un anno di presidi anti-antenna dei cittadini al parco della Bissuola – proprio ieri mattina la Prefettura ha autorizzato l`uso della forza pubblica per scortare gli operai e garantire la posa del traliccio, con la conseguenza di riversare a Ca` Farsetti decine di donne e uomini di ogni età che la mattina erano stati “spostati“ di peso dagli agenti, persone convinte di aver subito una prepotenza che mette a rischio la salute e pronti ad urlare la loro rabbia. La maggioranza di Ca` Farsetti non è arretrata neppure davanti alla notizia dell`inchiesta avviata dalla Procura (su esposto dei comitati e del Codacons) per accertare la legittimità dell`iter autorizzativo. “Gli uffici e l`avvocatura civica hanno più volte controllato tutta la documentazione ed è in regola“, spiega l`assessore alle Attività produttive, Giuseppe Bortolussi, “tutti questi siti erano già stati autorizzati dalla precedente amministrazione: l`ex assessore Paolo Cacciari aveva concordato con i gestori queste installazioni proprio a garanzia dei cittadini, perché siti meno impattanti di altri, quando la legge Gasparri (voluta dalla destra) dà libertà d`installazione“. Argomenti che non hanno affatto convinto il fronte dei cittadini che si ritroveranno a convivere con gli impianti, sostenuti sin dalla prima ora dai consiglieri del Gruppo misto, di Rifondazione della Lega e, in corso di dibattito, da Forza Italia e An (pure additati dai Ds di essere stati i promotori della Gasparri). Mesi di proteste sono serviti se non altro a dimezzare il numero delle installazioni: la giunta ha, infatti, sospeso (ma non annullato) per ulteriori accertamenti sulla vicinanza a siti sensibili le delibere relative ad installazioni sul Teatro Goldoni, Palazzo Linetti (la proposta è di fare l`installazione sulla vicina stazione), palazzo Gradenigo (che si trova accanto al liceo Benedetti). Ieri, il vicepresidente Giorgio Reato ha patito non poco nel cercare di arginare le proteste del pubblico, che si sono fatte altissime, quando il Consiglio ha respinto a maggioranza la proposta avanzata dai Consiglieri Conte (gruppo misto), Bonzio (Rc), Mazzonetto (Lega), Cavaliere (FI), Speranzon (An) di dare la parola ad Anna Zucchero (internista all`Ospedale di Mestre, specialista di Medicina del Lavoro e Geriatria) che ha effettuato uno studio sulle relazioni tra campi elettromagnetici e salute (presentato alla Procura), secondo il quale “gli studi scientifici fino ad ora attuati non permettono di escludere problemi sanitari, anzi ne evidenziano di specifici“. A prendere la parola per un esplicito sì – con un intervento tutto sommato coraggioso nella sua isolata passione senza dubbio alcuno, accolto da salve di fischi e grida – è stato il consigliere della Margherita Fabiano Turetta, medico, per il quale “l`impegno preso va onorato, in 30 anni nessuno studio epidemiologico ha evidenziato danni per l`uomo“. Ieri Ca` Farsetti era uno spaccato del malessere che aleggia in città. Accanto al coro anti-elettrosmog, si sono levati anche i cartelli dei vigili del Sulpm che accusano l`amministrazione e il comando non investire nell`aggiornamento e nei servizi al Corpo e quelli dei trasportatori di san Giuliano (che hanno ormeggiato decine di barche lungo il Canal Grande), preoccupati per il destino delle loro 18 aziende, che insistono sull`area del parco di San Giuliano. Poco prima delle 21 è mancato il numero legale: tutti a casa e arrivederci a settembre.
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