Via le barriere, la petizione decolla
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fonte:
- Il Giorno
fermata del metrò cologno sud inaccessibile a molti, i comitati: «volevamo mille firme, siamo già a 700»
COLOGNO MONZESE di Laura Lana Condomini, farmacia, mercati. Il Comitato Quartiere dei Cigni e il Comitato Albatros contano e distribuiscono le schede per la raccolta firme avviata nei giorni scorsi per chiedere ancora una volta al Comune di Milano la rimozione delle barriere architettoniche dalla stazione della metropolitana di Cologno Sud. Ieri mattina i comitati erano presenti con il loro banchetto per illustrare la petizione ai colognesi, durante il mercato di via Papa Giovanni. «Grazie ai punti di raccolta e all’ attività individuale, ne abbiamo già raccolte oltre 700 – commenta il promotore Enrico Olmari -. Quando abbiamo deciso questa ennesima iniziativa, ci eravamo prefissati il tetto delle mille adesioni. Inizialmente ci sembrava un obiettivo un po’ ambizioso, ma considerando come sta procedendo, dovremmo farcela». Del resto, la popolazione risponde bene. «Firmo, eccome – dice un signore, mentre tira fuori il documento di identità -. È un problema annoso e che riguarda tutti». Chi ha difficoltà a camminare, anche solo per brevi periodi, ma anche le mamme con i passeggini. «La metropolitana la usiamo tutti. Ma non per tutti è accessibile», conferma a un’ anziana. Con la petizione si chiede in concreto l’ installazione degli ascensori per arrivare ai binari sia in direzione di Milano che in direzione di Cologno Nord. Un inserimento «nelle apposite rampe, perfette e pre-esistenti dal 1981 alla stazione della metropolitana 2 di Cologno Sud, che oggi è inaccessibile per le categorie deboli: disabili, portatori di handicap motori, mamme con carrozzine». Perché – e sta qui l’ assurdità – le strutture per ospitare gli ascensori erano già state predisposte all’ inaugurazione della fermata della linea verde, quasi 40 anni fa. «Sono in perfetto stato manutentivo – sottolineano i comitati – e per la normale installazione degli ascensori si prevede un costo irrisorio. Dai nostri preventivi si parla di appena 40mila euro». Le scale mobili, spesso guaste, funzionano solo in salita. «È una battaglia di civiltà, per garantire l’ accessibilità di un’ infrastruttura vitale anche alle fasce più fragili». A firmare i moduli, ieri mattina, c’ erano anche il sindaco Angelo Rocchi e l’ assessore Simone Rosa. Già in passato l’ amministrazione aveva sostenuto la battaglia dei comitati, scendendo in presidio al loro fianco. «Siamo dalla parte dei cittadini per chiedere un investimento fondamentale per Cologno – spiega il primo cittadino -. A fronte dell’ aumento del costo del biglietto, deciso dalla Giunta Sala, non è corrisposto un miglioramento dei servizi». Quartiere dei Cigni e Albatros combattono questa battaglia ormai dal 2015 tra presidi, distribuzione di volantini, lettere e proteste anche davanti alle telecamere. Della questione si era anche interessato il Codacons meno di un anno fa, senza però riuscire a sbloccare la situazione. «La petizione sta avendo successo perché il tema è reale e molto sentito – conclude Olmari -. Continueremo a raccogliere le firme ancora per qualche giorno e poi la presenteremo al Comune di Milano. Questa volta speriamo di ricevere una risposta ufficiale e, finalmente, di vedere avviato l’ intervento». © RIPRODUZIONE RISERVATA.
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